lenin montesanto

Paola – Caos Ufficio Stampa: la ditta ammette “l’esagerazione” (per difetto)

Con una nota diffusa attraverso social network, la società “Montesanto Sas” (di Lenin Montesanto da Rossano), ha inteso esporre le proprie motivazioni in merito alle risultanze giornalistiche scaturite da un’inchiesta sorta sulle modalità con cui, l’amministrazione paolana guidata da Basilio Ferrari, ha conferito – stipulando un “patto” da 8mila e 400 euro (netti) per quest’ultimo anno di sindacatura del centrodestra – l’incarico di “ufficio stampa” comunale. Essendo venuta a mancare la corrispondenza tra l’esperienza “ventennale” (comunicata dalla società all’atto di proporsi all’amministrazione) e l’effettivo avvio dell’attività della “Montesanto Sas”, buona parte dei consiglieri eletti nell’aula “Lo Giudice” hanno chiesto la rescissione dell’accordo che la lega al comune di Paola.

Nel tentativo di chiarire la situazione, proprio dalle parti di Rossano si è preferito intervenire con la nota che integralmente segue e sulla quale, ciascuno, può maturare una propria opinione più completa ed esaustiva. Per una lettura “guidata”, funzionale a capire certi “tecnicismi”, si rimanda a prossime pubblicazioni anche se può essere d’aiuto la disambiguazione relativa alla “persona fisica” che – per quanto esperta e competente – non trasferisce alcuna caratteristica formale alla “società” di cui è parte o che rappresenta. Niente che possa retrodatare l’inizio di un’attività che resta – comunque – fissata ad un tempo non ancora sufficiente a farla entrare in un “ventennio”. L’esperienza di una ditta si matura a partire dalla sua costituzione.

 

PAOLA (CS), Mercoledì 5 Ottobre 2016 – Riservandoci di tutelare in altre sedi l’immagine della Società e la dignità personale e professionale del suo amministratore unico e rappresentante legale, gravemente lese da affermazioni e conclusioni false e infondate riportate e reiterate su diversi articoli di stampa, con diverse dichiarazioni attribuite a diversi soggetti dichiaranti, nei giorni 4 e 5 ottobre sulle pagine di PAOLA de Il Quotidiano del Sud, si coglie l’occasione per smentire e precisare quanto segue:

  1. il riferimento all’esperienza ventennale acquisita nel settore dell’informazione e della comunicazione, così come dettagliatamente documentato dal profilo aziendale e dal curriculum vitae e professionale a disposizione di ogni interessato, contenuto nella proposta commerciale trasmessa anche al Comune di PAOLA è effettivamente errato, ma per difetto; risale, infatti, al 1992 l’avvio documentato (all’età di 17 anni) dell’attività giornalistica e di comunicazione svolta da Lenin MONTESANTO proseguita ininterrottamente, attraverso forme giuridiche diverse, fino alla costituzione, nel 2008, dell’omonima società in accomandita semplice; fatte salve eventuali, ulteriori e future modifiche e/o evoluzioni societarie che non hanno alcuna rilevanza ai fini dell’indicata acquisizione o meno di una esperienza professionale;
  2. la MONTESANTO Sas opera esattamente dal giorno successivo alla sua costituzione avvenuta, con atto notarile nel 2008 ed esattamente da quel periodo risulta regolare contribuente dello Stato italiano per le attività effettivamente svolte e per il fatturato prodotto, così come facilmente verificabile presso l’Agenzia delle Entrate; a nulla rileva, ai fini della verifica dell’effettivo avvio dell’attività e, quindi, per intenderci ai fini del pagamento delle relative tasse quale soggetto fiscale, l’eventuale tardiva comunicazione di inizio attività (da parte degli studi commerciali) alla Camera di Commercio di appartenenza (avvenuta nel 2011); ciò è tra l’altro comprovato, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, sia dai relativi atti amministrativi pubblici di affidamento del servizio di comunicazione alla MONTESANTO Sas, fatti dai tanti comuni per i quali è stata prestata regolare consulenza in comunicazione, sia dai diversi contratti con società private calabresi e non e/o con soggetti politici (operanti in Italia ed a Bruxelles) regolarmente onorati nel periodo che va dal 2008 al 2011;
  3. antecedentemente al 2008, così come è documentato dal profilo aziendale e dal curriculum vitae, Lenin MONTESANTO ha svolto analoga attività professionale di consulenza in comunicazione pubblica e aziendale, per enti locali, aziende e soggetti politici, con rilevanza nazionale ed europea attraverso regolare ditta individuale aperta nel 2002; analoga attività, con compensi certificati, Lenin MONTESANTO ha svolto, infine, prima del 2002, sia in Calabria che a Milano, nella sua qualità di pubblicista e/o addetto stampa, soggetto fiscale a tutti gli effetti.

Tanto si doveva per smentire tutte le accuse di falso in atto e di millantato credito delle quali, senza alcun fondamento e con ricostruzioni volutamente parziali ed equivoche, la MONTESANTO Sas ed il suo responsabile legale sono stati destinatari per due giorni di seguito, con titoli a caratteri cubitali ed in apertura sulle pagine di PAOLA de Il Quotidiano del Sud. – Amareggia purtroppo constatare il fatto che sia operatori dell’informazione, che avrebbero sicuramente tanto da indagare in una terra così difficile come la Calabria ed in particolare nel territorio di Paola, sia ex amministratori pubblici ritengano normale e non patologico sostituire ad un qualsiasi esecutivo locale in carica, destinatario naturale delle loro eventuali e legittime inchieste giornalistiche o polemiche politiche, un qualsiasi professionista che presta la propria consulenza per un ente e la cui formazione e carriera personali, ultra ventennali ed a prova di smentita, sono sempre state documentatamente improntate al merito, alla trasparenza ed alla correttezza.

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