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Paola – Ferrari da 80mila euro ai dirigenti e Sbano fa “arbitrari” paragoni

E menomale che a sentirli parlare – perlomeno sui social network – tanto Basilio Ferrari quanto Francesco Sbano (sindaco e vicesindaco di Paola) hanno di che sbigottirsi e di che meravigliarsi. Perché altrimenti questi stati d’animo sembrerebbero esclusivo appannaggio delle loro controparti.

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Il post pubblicato dal vicesindaco di Paola, Francesco Sbano, lo scorso 7 Ottobre su Facebook

Il primo cittadino ha trovato “anacronistico” il tentativo di dare un senso al debito che soggiace al dissesto, mentre il suo sostituto eventuale ha accusato i “giornalai”, colpevoli  di non portare esempi come quello di Amantea dove «10 cestini li pagano 8000 € – ha scritto su internet il membro esecutivo – ciò significa che se ne avessero comprati 80 avrebbero speso 64000 euro». Motivi più che concreti per dare consistenza alle riflessioni condivise su internet e lette – potenzialmente – da migliaia di utenti. Ragioni che dovrebbero bastare a bilanciare questi stessi sentimenti, in prospettiva capovolta, suscitati in gran parte di coloro che si sono imbattuti nella Delibera di Giunta n.119 del 14 settembre scorso. Perché con un documento votato all’unanimità (con la sola e ormai “abituale” assenza dell’assessore Cupello, assente in una delle giornate forse più “prolifiche” dell’esecutivo Ferrari) la giunta ha approvato la «Quantificazione indennità di posizione dei Responsabili di Settore, dei titolari di Posizione Organizzativa, dell’Ufficio alle dirette dipendenze del Sindaco».

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Il post pubblicato dal sindaco di Paola, Basilio Ferrari, lo scorso 5 Ottobre, su Facebook

Una delibera molto importante per un comune che lo stesso sindaco, sempre all’atto del suo “sbigottimento” pubblico, ha detto di aver dovuto amministrare con «qualche centinaio di migliaia di euro racimolato». Una cifra (non dichiarata) che è bastata appena per rifare «mezza città», disponibile in maniera tanto esigua a causa dello stato di dissesto (condizione tornata ad essere “evocata” nelle sortite pubbliche dopo l’allegro periodo estivo). Prendendo alla lettera il messaggio del primo cittadino, molti paolani lo hanno interpretato come un invito volto alla morigeratezza, all’oculatezza, all’austerità che il dissesto comunale ha causato sino ad oggi, basti pensare alle tasse “al massimo”. Tuttavia una comunicazione che pare rivolta solo alla “mezza città” su cui il sindaco, fino ad oggi, non è riuscito ad “intervenire”. Perché laddove la sua azione non si è (ancora) “concretizzata”, non ci sono “indennità di posizione” da riscuotere per un totale di oltre 80mila euro, equamente ripartiti tra i responsabili di settore Scerra, Carnevale e De Medici (nella misura di 10mila e 900 euro ciascuno, la stessa riservata anche per Altavilla, dell’ufficio alle dirette dipendenze del sindaco, ed alla posizione organizzativa di Casacchia). Forse un annuncio per quell’altra metà di Paola di cui non dovrebbero far parte essere neanche l’Ing. Pavone e il dirigente Maddalena, entrambi al vertice della classifica del “racimolo”, con 12mila e 900 euro a testa accordatigli in quanto contemplati nella «rivisitazione dell’organizzazione burocratica del Comune di Paola». Un “buon auspicio” in previsione di una riunificazione o la conferma che, nonostante il dissesto, c’è mezza città che è stata “rifatta” per davvero?

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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