francesco sbano

Paola – Gli amanteani replicano a Francesco Sbano: «Non sai leggere!»

Non è passata inosservata la notizia che, nei giorni scorsi, è apparsa anche su questa testata. Il fatto riguardava una “reazione” che il vicesindaco paolano, Francesco Sbano, aveva riservato alle critiche relative all’esborso che il comune da lui amministrato ha riservato alle spese per i cestini della raccolta rifiuti (in particolare a quelli “bestiali” per bambini e ai contenitori per la cacca dei cani). Era l’inizio del mese in corso e , il membro esecutivo della giunta Ferrari, ebbe a dichiarare che «ad Amantea 10 cestini li pagano 8000 €, ciò significa che se ne avessero comprati 80 avrebbero speso 64000 euro. A Paola 80 cestini li paghiamo 23.000 € più IVA e i giornalai gridano allo scandalo (seguono tre puntini sospensivi e il simbolo del “mi piace” di Facebook, ndr). P.S. Vi allego la determina del comune di Amantea!!» (per un “ripassino” rapido – CLICCA QUI).

A queste parole di Francesco Sbano, a distanza di qualche tempo, ha inteso replicare il suo omologo amanteano, vicesindaco Giovanni Battista Morelli. «In politica non si può escludere nulla, ma “l’esempio” usato dal comune di Paola nei confronti di Amantea, relativamente ad una determina riguardante l’acquisto di cestini per la spazzatura, appare davvero inverosimile». Con questa dichiarazione – riportata sull’edizione odierna di Gazzetta del Sud – l’amministratore del vicino comune tirrenico ha premesso un discorso che è così continuato: «Il collega amministratore Sbano, ha criticato la spesa dio circa 8mila euro impegnata dall’ente municipale di Amantea per l’acquisizione di dieci cestini per la raccolta dei rifiuti, allegando una copia della delibera annessa. Fortunatamente le determine e le delibere sono pubbliche e trasparenti, ma devono anche essere sapute leggere. I cestini tripli per la differenziata, acquistati con la determina 942 dello scorso 30 giugno citati da Sbano, non sono dieci ma ventisette. Nella determina, infatti, si legge che ai dieci già posizionati sulla pista ciclabile, vanno aggiunti i diciassette collocati sul lungomare. Il loro costo unitario pertanto è pari ad euro 267,29 più Iva. Quelli acquistati dal comune di Paola, presi ad esempio da Sbano, sono stati pagati dalla collettività al costo unitario di 287,50 (20 ero e 21 centesimi in più rispetto ad Amantea, ndr). Mi auguro che l’analisi dei dati metta a tacere una polemica che spero si chiuda qui e che veda stringerci la mano quanto prima. Ogni comune ha i suoi problemi e mi sembra corretto non criticare gli altri, basandosi per giunta su un errore di valutazione per fare bella figura con i propri concittadini. La gara al risparmio non deve dividerci. È vero il contrario».

Una bella tirata d’orecchie quindi, cui si spera possa seguire l’auspicata “stretta di mano”. Perché in una realtà tanto “dissestata” sarebbe davvero inopportuno iniziare a farsi la guerra su un fazzoletto di terra che è – comunque – parte dell’ultima Regione d’Europa per reddito pro capite. L’augurio è che venga accolto l’appello all’unità e l’invito a stringersi la mano (magari pubblicamente).

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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