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Una rondine “non fa primavera” tanto quanto un sorcio “non fa degrado”, eppure le due cose – se considerate alla luce della saggezza popolare – sono comunque indicative di situazioni che inducono alla riflessione. Perché una rondine “bisogna vederla” per maturare l’idea dell’imminente arrivo della gradita stagione, così come un topo “lo si deve constatare” per sentirsi addosso il senso della campagna o della sporcizia. Questo da, da un po’, è quello che sta succedendo a Paola, dove le “impressioni” stanno susseguendosi con una cadenza regolare e con una preoccupante simultaneità in varie zone della città. Ultima, in ordine di tempo, la segnalazione relativa alla presenza di ratti che girano indisturbati nei dintorni di una scuola materna a Via Corrado Alvaro, che fa parte di un plesso più ampio che coinvolge anche le classi superiori delle elementari di Via della Libertà (un tempo identificata come la scuola di Fosse del Rango). Un fenomeno “naturale” se si considera l’habitat della zona, diretta congiunzione con la parte incontaminata che sale da Piano Torre e prosegue fino ai bordi del torrente Fiumarella, l’area si presta a questo genere di presenza animale. Fin tanto che i topi non vengano identificati come quelli abitualmente reperibili nelle fogne. Perché a quel punto, forse, la preoccupazione nei loro riguardi sarebbe legittima. A parere di alcune mamme, che nei giorni scorsi si sono trovate difronte ad una di queste bestiole, il colore grigio e la dimensione del ratto che gironzolava dinnanzi all’ingresso dell’asilo, erano tali da lasciar presumere una natura non proprio indigena del roditore. Una vera e propria “zoccola”, volendo usare i francesismi del dialetto nostrano. La sua presenza, in un contesto caratterizzato finanche da un asfalto degno di una mulattiera di inizio secolo scorso, costituisce parte integrante di un’immagine con cui molti genitori paolani, tanti operatori scolastici e tutti i bambini iscritti, devono fare i conti quotidianamente. Una rappresentazione “triste” di un’attualità altrettanto malinconica, fortunatamente mitigata dalla consapevolezza che almeno – una volta entrati a scuola – tutto quel grigiore scompare, perché gli istituti cittadini – checché se ne dica – sono all’avanguardia. Merito di questa o quell’altra amministrazione, politica o scolastica, resta comunque una delle poche cose buone rimaste a dare fiducia ai cittadini. Un ratto “non fa” degrado, ma sarebbe meglio se non fosse un “topo di fogna”. Una strada dissestata lungo la quale corrono i sorci, “non fa” degrado, però è meglio se nei pressi di un asilo non fosse impervia. Di tutto quel catrame sparso nei mesi scorsi, ne sarà pur rimasto un po’ per rifare un piccolo budello asfaltato, che porta a scuola le nuove generazioni di cittadini.
