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Paola – “Minibus Navetta” o “Mezzi da Lavoro”? Mistero di “pubblica utilità”

Il Santuario di San Francesco di Paola, è noto, costituisce il cuore pulsante della religiosità calabrese. Questo si evince anche dalla notevole quantità di pullman che si vedono spesso parcheggiati sul piazzale antistante la Basilica, un numero che lo scorso fine settimana – nel viavai tra entrata e uscita – è arrivato a superare il centinaio di bestioni carichi di pellegrini (nessuno dei quali è stato però visto “manovrare” nel parcheggio piallato sotto il distributore Agip affianco a Piazza IV Novembre, area “bonificata” con soldi pubblici su pressioni del duo assessorile Sbano&Gaetano).

Sul fronte dei trasporti quindi, la parte urbana della città di San Francesco – escludendo gli  autobus che ogni giorno scarrozzano (in gran parte) i pendolari delle scuole – è pressoché “vergine” al passaggio di mezzi funzionali a servire un’utenza spesso condizionata da problemi di deambulazione “locali” come l’ospedale e il cimitero, zone che un tempo erano servite da quei tre “Minibus Navetta” che, oggigiorno, sono stati “destinati” al trasporto di materiale utile agli operai del manutentivo.

Ovviamente l’adattamento per questo diverso utilizzo ha richiesto alcune operazioni, tipo la rimozione dei sedili interni che – stanti le ultime indiscrezioni sorte in contesti molto vicini ai veicoli – sarebbero stati recentemente reinstallati all’interno di quello che altrimenti sarebbe stato etichettabile come “furgoncino”. Secondo una particolare interpretazione, che segue una logica “processuale” legata al pignoramento del piccolo mezzo pesante, l’operazione di ripristino  del veicolo (ricondotto “formalmente” al suo stato precedente) si sarebbe resa necessaria per corroborare una tesi difensiva volta ad evitarne la requisizione come giusto contraccambio in una causa nella quale il comune è sulla “difensiva”. Secondo la suggestiva lettura dei fatti, al fine di rafforzare la versione secondo cui il minibus corrisponde alla funzione di “pubblica utilità”, la mancata presenza dei sedili sarebbe stata controproducente.

Quindi è altamente probabile che il pulmino tornerà a comparire in una forma diversa da quella documentata recentemente. Ciò che invece non cambia mai è l’atteggiamento di quegli autisti che, incuranti della presenza di un’isola pedonale su Corso Roma (e spesso “titolari” di bancarelle e chioschetti rimovibili), continuano a percorrerla senza rispetto e causando danni – come la definitiva distruzione di una delle grate per la raccolta delle acque bianche – di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere. Una situazione documentata nella costruzione grafica in testa all’articolo dove, tra l’altro, si notano due bambini in prossimità del veicolo parcheggiato e della grata ormai “sparita”. #oraquestaèpaola

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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