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Il disagio vissuto da quanti, negli ultimi giorni, si sono imbattuti nel malfunzionamento dei parchimetri di Rione Giacontesi – popoloso quartiere dove ha sede il Tribunale di Paola – s’è recentemente “aggravato”.
Quasi in concomitanza dell’avaria accorsa alle “macchinette” stampatrici dei tagliandi, un piccolo drappello di “stranieri” ha fatto la sua comparsa nel rione. Persone perlopiù rispondenti a profili compatibili con quelli degli extracomunitari che, tempo permettendo, hanno iniziato a chiedere “qualcosa” a mo’ di mancia (o forse di “elemosina”) a tutti coloro che parcheggiano l’auto. Indipendentemente che si tratti di strisce bianche, blu o assenti. Ciò ha determinato un nuovo scenario con il quale, gli abituali frequentatori del Tribunale (che dal lunedì al venerdì sono davvero tanti) insieme a tutti i residenti e agli occasionali visitatori, stanno dovendo relazionarsi con sempre maggiore frequenza. Sono infatti molteplici le segnalazioni in merito, di persone che si sono viste chiedere “un obolo” funzionale a garantire il parcheggio, in una zona di Paola che dovrebbe essere l’emblema della legalità. Strano scherzo del destino, aggravato – per quanto concerne le “strisce blu” – anche dal mancato funzionamento dei parchimetri, cosa che – in questo particolare scenario – somiglia alla beffa che nel proverbio è associata al “danno”.
Nell’attesa che divenga “operativo” il nuovo servizio legato agli ausiliari del traffico, che dovrebbe aver chiuso la prima fase con l’accettazione delle domande d’ammissione al posto, sarebbe utile che ogni automobilista segnalasse i problemi relativi al funzionamento del tassametro. In modo da capire se è il caso di pagare qualcosa o “qualcuno”.
