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Paola – Acqua non potabile a sud della Città, Sorical sminuisce Ferrari

L’avevamo prevista e, puntualmente, la polemica si è verificata.

Come volevasi dimostrare, la Sorical (società che gestisce le risorse idriche calabresi) non si è tenuta un bel niente e – in risposta all’ordinanza di Basilio Ferrari – ha proposto una lettura della situazione che, se non combacia perfettamente con il «nulla di più falso» urlatogli in faccia l’anno scorso, poco ci manca.

Dopo averlo ridicolizzato sulla vicenda che vide l’intera città di Paola sprofondata nel baratro dell’incertezza sul “bene comune” per eccellenza, da cui scaturì una diatriba infuocata con minacce di denuncia per “procurato allarme”, la Sorical spara nuovamente “ad altezza d’uomo” contro Basilio Ferrari, definendo la sua ordinanza n.35 come il frutto di una reazione esagerata alla positività microbiologica rinvenuta dal laboratorio cui si è rivolta la Lao Pools (analisi citate dal sindaco nel suo dispositivo, delle quali – però – non sono stati comunicati i valori).

L’assunto da cui parte la piccatissima risposta dinnanzi alla quale il primo cittadino dovrà pur reagire, è costituito da una prima accusa inerente la comunicazione dell’ordinanza stessa, che Sorical avrebbe ricevuto, per le vie brevi, solo l’otto novembre scorso (ben sei giorni dopo la promulgazione dell’editto di Ferrari). Successivamente, nella replica che è stata inviata “per conoscenza” anche all’Asp di Cosenza ed alla Regione Calabria, la società – attualmente in liquidazione – ha criticato finanche le problematiche addotte da Ferrari, correlate – a parere della Sorical – soltanto al fatto che, in maniera del tutto impropria e contraria ad ogni buona pratica acquedottistica, sulla condotta adduttrice che congiunge il partitore Petraro-Tenimento all’omonimo serbatoio comunale, sono direttamente allacciate alcune utenze private.

In parole povere, per la società, ciò che avrebbe fatto scattare l’allarme di Basilio Ferrari non sarebbe altro che uno squilibrio minimo nei valori, forse anche determinato da un’errata valutazione, ascrivibile ad una scarsa rappresentatività del campione raccolto (ipotesi corredata da terminologia scientifica che fa riferimento a “difetto di conservazione”, “non perfetto flussaggio e/o flambatura del rubinetto di presa campione”).

Rispondendo a muso duro alla constatazione da cui parte l’ordinanza sindacale (racchiusa nell’espressione: «A causa di disfunzioni sulla rete idrica regionale gestita dalla Sorical») , la società con sede a Catanzaro ha anche reso noto che  non si è mai verificata alcuna “disfunzione” sugli schemi acquedottistici regionali Badia e/o Ferrera dai quali, come noto, dipende l’approvvigionamento idropotabile di Paola. Perciò non ci sarebbe stato alcun guasto o interruzione di servizio che possa avere dato luogo a modifiche delle caratteristiche qualitative dell’acqua addotta dai citati acquedotti, da sempre caratterizzata da una più che stabile ed affidabile piena conformità.

A questo punto, con l’ordinanza ancora in vigore, a chi bisogna credere?

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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