fabio pavone

Paola – L’imputato Fabio Pavone, ing. Utc, il 9 Novembre sarà alla sbarra

Con un procedimento penale identificato con l’etichetta “Pavone+6”,  s’avvierà – a partire dal prossimo 9 novembre – la trafila giudiziaria che vede imputato l’attuale reggente dell’Utc paolano, ing. Fabio Pavone. I fatti risalgono al tempo in cui il tecnico operava per uno studio entrato nell’occhio del ciclone a Longobardi, e le accuse a suo carico vertono intorno all’associazione per delinquere «finalizzata all’abuso d’ufficio e al falso». In parole povere, secondo la Procura della Repubblica di Paola, il giovane “responsabile” del secondo settore comunale (noto anche per la candidatura in appoggio all’attuale sindaco Basilio Ferrari, nella lista “Scopelliti Presidente”, alle amministrative del 2012, nonché per essere stato “cancellato” dall’albo CTU del Tribunale di Paola) avrebbe agito – di concerto agli altri imputati – per costituire un “sistema” per mezzo del quale alcuni dei tecnici coinvolti nel processo «redigevano  progettazioni per la realizzazione di opere edilizie, ampliamenti, sanatorie di opere già esistenti, richieste di agibilità/abitabilità e collaudi, pratiche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro nel territorio comunale di Longobardi, le cui pratiche venivano firmate da uno o più di essi», tutte trattate e catalogate presso lo studio privato di uno di uno degli imputati (ove, di fatto, lavoravano – oltre a lui – anche altri due dei tecnici alla sbarra) poi autorizzate e/o comunque trattate “da chi comandava” l’ufficio tecnico del comune di Longobardi, così costituendo e organizzando una compagine di persone dirette da un singolo ingegnere «al fine programmatico di porre in essere condotte integranti i reati contestati». Prefigurando pertanto l’accusa d’aver messo in piedi un vero e proprio ufficio tecnico “parallelo”.

Intanto, secondo quanto è stato pubblicato sull’albo pretorio del comune, s’è appreso che il bando funzionale all’integrazione di nuovo personale da innestare nella pianta organica del comune – vere e proprie assunzioni a tempo indeterminato – è stato modificato, sembra, per aderire con maggiore efficacia ai requisiti del tecnico Pavone. Perché continua a persistere l’assenza della voce relativa ai “carichi pendenti” che, nel suo caso, ne casserebbero ogni velleità. Su questo punto la minoranza si sarebbe già rivolta all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) e starebbe predisponendo un ricorso al Tribunale amministrativo regionale e interessando il dottor Nicola Gratteri, Procuratore Generale di Catanzaro.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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