mpiulato

Paola – Lo ‘mpiulato ha riempito gli occhi, ma la pancia della città “brontola”

Il più grande tra i grandi ’mpiulati del mondo, è stato servito a Paola in Piazza IV Novembre. Coi suoi oltre quattrocento chili di peso e dimensioni che, ad occhio, sono parse ascrivibili ai quattro metri quadrati, l’enorme pizza rustica tradizionale ha soddisfatto il palato di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di assaggiarne una fetta. Merito dello chef fuscaldese Giovanni De Luca che, coadiuvato da un gruppetto di suoi colleghi, ha dato fondo a tutta la sua maestria culinaria per predisporre le misure di un record che resterà impresso nella memoria cittadina. Allestimento in grande stile per la kermesse durata due giorni, frutto di una coordinazione sinergica tra il comune di Paola, la locale consulta per il VI Centenario dalla Nascita di San Francesco e le associazioni tra cui è spiccata quella degli “Amici della Montagna” di Fuscaldo. Proprio il fatto che il gigantesco “panone” sia stato realizzato tra i confini della città di Vienna (madre di San Francesco) e poi trasportato a Paola – con la suggestiva “posa” eseguita mediante il braccio meccanico di un mezzo pesante – ha fatto sorgere il dubbio a qualcuno che si è chiesto a chi, davvero, dovesse essere attribuito il record. In un momento caratterizzato da tantissimi affidamenti “forestieri”, con la comunicazione istituzionale appaltata a ditte rossanesi e fuscaldesi e con i tirocini “aperti” agli studenti perugini, senza considerare il servizio idrico integrato demandato ad una società scaleota e l’acquisto dei cestini per la differenziata avvenuto in quel di Padova , tanti paolani hanno iniziato a chiedersi cosa sia rimasto dell’identità produttiva della città. Una polemica sommessa che rischia di esplodere in campagna elettorale ma che, almeno per quanto riguarda la maxi pizza rustica consumata in Piazza, è stata disinnescata dalla consigliere Maria Pia Serranò. La coordinatrice delle sinergie messe insieme per dare consistenza al “progetto ‘mpiulato”, ha spiegato che l’iniziativa ha il suo fulcro proprio nella cooperazione tra realtà accomunate dalla figura del Patrono cittadino, «Paola e Fuscaldo insieme – ha spiegato la capogruppo consiliare di “Grande Paola” – per una collaborazione funzionale alla raccolta di fondi da destinare in beneficenza (c’è chi ha parlato di mandarli alle popolazioni terremotate e chi, invece, di destinarli all’acquisto di due defibrillatori, ndr). Il tutto grazie all’apporto di associazioni come “Gli Amici della Montagna” e “Leonardo” e del comitato di quartiere “Fosse” , che hanno contribuito a dimostrare che la Calabria ha delle particolarità che meritano di essere valorizzate e spinte anche a livello istituzionale. Proprio questo aspetto è molto caro all’amministrazione di cui faccio parte che, insieme alla promozione territoriale, sta proponendosi di saldare i legami culturali con tutte le realtà che ci circondano. Ritengo che, con questa iniziativa, siamo riusciti a dare un buon impulso alle intenzioni che ci animano, perché guardandomi intorno (il riferimento è alla prima serata della kermesse, ndr) vedo tanti volti distesi ed espressioni sorridenti. Paola ha apprezzato e spero che il nostro messaggio venga recepito ad ogni livello».

Nonostante questi “buoni propositi”, la riproposizione di una pietanza “mastodontica” (che fa il paio con la frittatona che – sempre il centrodestra – diede in pasto ai cittadini nel pieno della crisi amministrativa di inizio 2000), ha stuzzicato la fantasia dell’opposizione che ha ironicamente commentato: «Adesso l’amministrazione comunale di Paola cerca di recuperare consensi afferrando i concittadini per la gola, ma solo dopo avergli svuotato le tasche».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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