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Paola – Il Consiglio Comunale di ieri è andato deserto. Stasera si riprova

L’adunata consiliare che si sarebbe dovuta tenere nel pomeriggio di ieri, a causa della mancanza del numero legale dei presenti, è stata rinviata alla prima serata (ore 19.00) di quest’oggi.

Ridotta ad otto elementi, la maggioranza del consiglio presieduto da Emira Ciodaro, ha dovuto prendere atto di una situazione che – se dovesse ripetersi anche in seconda convocazione – metterà in seria difficoltà l’amministrazione guidata da Basilio Ferrari.

Degli otto punti all’ordine del giorno, ben sette riguardano argomenti contabili, prelievi dal fondo di riserva e variazioni di bilancio che, se non venissero ratificati dal consiglio comunale, resteranno intenzioni inattuabili.

Ad aver aperto la falla più pericolosa nello scafo dell’ammiraglia recentemente riproposta come la coalizione utile a presentarsi alle prossime elezioni, è stato il consigliere Marco Focetola, la cui assenza ingiustificata ha fatto mancare quell’elemento funzionale a principiare la discussione nell’aula “Lo Giudice”. Oltre a lui è mancata tutta la minoranza, compresi i due consiglieri dissidenti Francesco Aloia e Maria Antonietta Maiorano, da tempo ormai distanti dall’andazzo deliberativo su cui la maggioranza ha fondato la sua azione.

Sotto lo sguardo di un esecutivo ridotto all’osso, all’appello pronunciato dal segretario hanno risposto solo coloro che fino ad oggi hanno giurato fedeltà al sindaco, probabilmente consapevoli che tutto ciò su cui si sarebbe andato a votare costituiva la spina dorsale per il rilancio politico di un’immagine pubblica a tutt’oggi assai sbiadita.

Se le cose infatti non dovessero andare così come programmato da chi ha stilato i punti da discutere, molte iniziative potrebbero accusare rallentamenti e bruschi arresti, perché senza i prelievi dal fondo di riserva potrebbe essere difficile saldare i conti con chi, per esempio, avanza i soldi per l’allestimento delle luminarie natalizie, o con la stessa Anna Falchi, showgirl che ha arricchito di spessore la giornata contro la violenza sulle donne celebrata lo scorso 25 novembre.

Gli scenari che s’aprirebbero con l’eventuale diserzione della seduta odierna non escluderebbero neanche i contributi dei dipendenti comunali e il rimaneggiamento posto in essere sul lungomare, la cui voce di spesa fa parte del corposo riequilibrio di bilancio proposto dall’esecutivo.

Dinnanzi a tali scogli è altamente probabile che già a partire dalla chiusura della seduta di ieri, molti “diplomatici” dell’attuale maggioranza si siano messi al lavoro per recuperare il consenso di chi ha manifestato il proprio disagio rispetto a quanto fatto sino ad oggi, e non è da escludersi neanche una campagna volta a convincere qualche esponente della minoranza che – in virtù della blanda opposizione manifestata sino a questo punto – potrebbe cedere a lusinghe che comunque sarebbero tutte da verificare.

Di certo c’è che la parabola amministrativa di Basilio Ferrari ha mostrato una curvatura in picchiata notevole, figlia di una situazione che già in altre occasioni si era manifestata con inesorabile gravità, un andazzo che parte da uno spunto imperniato nella mancanza di concertazione, vero e proprio tallone d’Achille di quest’esperienza amministrativa.

Ovviamente, se non si riuscisse a recuperare il numero legale secondo uno schema utile all’approvazione dei punti da discutere, lo spettro dei debiti fuori bilancio assumerà consistenza tangibile, relegando Ferrari nello scomodo ambito che ha sempre contestato a coloro che lo hanno preceduto.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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