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Il cammino politico dell’Italia del Meridione di Orlandino Greco, almeno a Paola continua a registrare capovolgimenti di fronte che – nel lungo termine – potrebbero condizionare l’andatura elettorale del movimento alle prossime amministrative.
Sebbene sia giunta ad avere un seggio finanche in consiglio comunale, col dissidente Francesco Aloia che – una volta dismessi i panni di capogruppo del Pri – è divenuto “uomo chiave” nella strategia del coordinatore Francesco De Cesare, per Idm sembra non esserci mai il tempo per potersi godere serenamente qualsivoglia risultato.
Sebbene fosse stata paventata come probabile eventualità, alla fine, l’incrinatura partita dai malumori di alcuni iscritti, s’è trasformata in frattura con tanto di crepe aperte al vertice.
«Per gravi e giustificati motivi politico-democratici», il vice coordinatore e membri del direttivo del circolo di Paola del movimento politico, hanno deciso di dimettersi.
Nello specifico si tratta di Salvatore Guida, Giuliano Martello e Giovanni Pino, dissociatisi irrevocabilmente sulla scorta di una constatazione che li ha indotti a ravvisare l’assenza delle «necessarie condizioni per il proseguimento del rapporto associativo».
Con una missiva indirizzata anche a Raffaele Papa, coordinatore provinciale recentemente intervenuto al pubblico dibattito con cui Roberto Perrotta è tornato a interloquire con la Piazza, i tre hanno annunciato di rimettere pure le proprie tessere d’appartenenza, certificando un’interruzione di rapporto tutt’altro che consensuale.
Sul banco degli imputati dovrebbe esserci l’avvocato Francesco De Cesare, che con scelte effettuate senza coinvolgere questi ultimi organi del partito, potrebbe aver indotto il trio dissidente a cambiare idea sul prosieguo.
Ciò non dovrebbe determinare particolari sconvolgimenti sul candidato da supportare alle prossime elezioni, problema che non sarebbe alla base della fine dell’esperienza “italomeridionale” di Guida, Martello e Pino.
