il cuore del marsili

Il Cuore del Marsili – «Vado a rigenerarmi in un luogo estremo!»

Quando arriviamo, notiamo essere i primi, infatti, Marco è sempre in ritardo e sempre lo sarà! Così iniziamo a bere qualcosa; ormai sono anni che per incontrarci percorriamo 1.400 Km, circa, in direzione di casa sua e lui altrettanto verso noi: in pratica c’incontriamo a metà strada. Abbiamo deciso di organizzare i nostri incontri come un impegno serio, altrimenti il lavoro ci terrebbe per troppo tempo lontani.

Arriva dopo la classica mezz’ora e la nostra prima tazza di cioccolato caldo è andata. Prima azione sua, ovviamente dopo i saluti, è prendere in mano l’agenda per fissare il prossimo incontro: non so se perché ci tiene più di tutti o è deformazione professionale. Fatto sta che chiede consiglio a me per il giorno da stabilire, nonché mese, sì, perché si passano insieme solo tre giorno l’anno: uno, durante le feste di Natale, uno durante le ferie estive, uno per programmare gli altri due che di fatto sono periodi difficili da programmare con largo anticipo. Guardando la sua agenda mi sono impressionata: viaggia davvero tanto per lavoro e oltre a quello ha mille altri impegni, tra cui politici. Suoi segni particolari sono bollicine di orticaria, e ora capirete perché!

Lunedì: Reggio Calabria;

Martedì, Mercoledì: Napoli;

Giovedì: Bari;

Venerdì: Catanzaro;

Sabato, Domenica: Roma;

Lunedì, Martedì: Milano;

Mercoledì, Giovedì: Palermo;

Venerdì: Catanzaro.

E mentre io sfogliavo, lui ha cominciato a parlare della necessità di prendere un periodo prolungato di ferie, era quanto mai serio. Non si può fare altro che dargli ragione, si vede anche dagli occhi, è sfiancato. Così abbiamo sentito un debole ma deciso: «saltiamo qualche incontro per un viaggio di riposo».

Abbiamo pensato, chissà perché, si riferisse a qualcosa di semplice, invece no; vuole stare via per molto tempo e in un posto dove il lavoro non potrà seguirlo. Pare che a suggerire questa idea di cambiamento rilevante, per un tipo come lui, sia stata la storia della vita di sant’Olga letta qualche tempo fa…così prende una decisione che lascia tutti a bocca aperta, certo non uccide nessuno ma si trasferirà per il tempo che a lui sembrerà utile in Cile, vuole vedere il Deserto di Acatama. All’inizio, increduli, abbiamo faticato a seguirlo nel ragionamento poi abbiamo capito, nessuno ha avuto il coraggio di ribattere, anche se tutti avremmo voluto farlo. Ci siamo limitati ad annuire, e mentre Elisabetta e Anna lo distraevano, con un veloce giro di occhiate, s’è deciso di lasciarlo andare senza troppe domande.

Deserto di Atacama, Cile, ottobre 2015
(EPA/MARIO RUIZ)

Il deserto di Acatama è un luogo molto particolare poiché le fioriture sono soggette alle piogge, cioè solo se piove spunta qualcosa, altrimenti rimane arido e senza vita. Il 4 novembre 2015, però con scariche di pioggia violente e incessanti si è trasformato in un fantastico tappeto color di rosa… da sogno.

E quindi lui dice: «devo cambiare,  fare qualcosa di estremo, vado a rigenerarmi in un luogo estremo!»

Ci ha tolto il respiro la sua fermezza, ma da qualche parte, passando di biblioteca in biblioteca, una volta mi sono imbattuta in un libro le cui prime righe sentenziavano una frase che ora ricordo essere più o meno così: ad un amico non si nega niente né si chiede niente….

E allora a malincuore, anche se siamo turbati, ti auguriamo buon viaggio, ma torna presto perché sentiamo già la tua mancanza. Soprattutto, ricorda che oltre il tempo massimo stabilito, se non torni tu, verremo noi…tutti…anche le gemelle Amalia e Amelia; allora sì, vorrai tornare subito!

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