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Di buon ora, stamattina, gli operai addetti alla bonifica dei rifiuti ordinata dal sindaco, si zono recati nella parte meridionale della città, perché nella periferia nota ai più come “strada dei Bracci” (o delle “T” per i cosentini) diverse discariche a cielo aperto hanno iniziato a rappresentare un bruttissimo biglietto da visita.
Sotto lo sguardo vigile di Rosario Mandarini e Francesco Pierri, agenti del nucleo di polizia ambientale del comune, con la collaborazione di Gino Maiorano (coordinatore delle attività locali dell’associazione Anpana Oepa), i lavoratori della cooperativa “Perseverare” stanno collaborando al personale della società “Ecologia Oggi” (che oggi ha messo a disposizione un veicolo idoneo alla raccolta di tutto il pattume individuato), per ripristinare le condizioni ambientali antecedenti allo scempio verificatosi negli ultimi tempi.
Proprio su questo aspetto bisogna registrare altri passi in avanti nel verso dell’identificazione dei responsabili del accumulo indiscriminato di rifiuti che dovrebbero essere gestiti mediante il servizio di raccolta differenziata. Altri verbali sono stati elevati nei confronti delle persone identificate e altre azioni volte al loro riconoscimento stanno venendo condotte dai pubblici ufficiali.
La bonifica (che in questo momento si è spostata sulle sponde del fiume Deuda) sarà poi condotta in un’altra zona fondamentale al turismo balneare cittadino, in località Pagnotta – periferia settentrionale di Paola – che per la sua posizione rappresenta uno scempio maggiormente visibile a gran parte della cittadinanza, la cui indignazione ha ormai raggiunto livelli di guardia.
Purtroppo il rovescio della medaglia (oltre a quello di dover prendere atto che esistono paolani che non amano affatto la propria città) consiste nella procedura “straordinaria” con la quale la bonifica verrà poi inserita nelle voci del bilancio comunale. Perché il rapporto instaurato con la società che si occuperà del trattamento dei rifiuti raccolti con questa bonifica, esula dal contratto stipulato e costituirà un extra che andrà a togliere risorse ad altri settori, soldi che – comunque – partono direttamente dalle tasche dei cittadini.
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