Ancora il Decreto 64, ancora Raffaele Mauro. All’interno del piano di rientro sanitario di disposto dal commissario ad acta Massimo Scura, il decreto 64 stabilisce la riorganizzazione delle reti assistenziali e ospedaliere in Calabria.
Per lo spoke Cetraro-Paola il decreto prevede un netto potenziamento della struttura paolana con l’aggiunta di nuovi reparti e l’aumento di posti letto.
Cambiamenti ordinati a luglio, con l’approvazione del decreto, e per cui la mancata realizzazione sta suscitando le reazioni delle diverse parti politiche locali. Ad intervenire questa volta è “Prospettiva Comune”, il movimento politico presieduto da Emilio pastore e parte della coalizione “Progetto Democratico” in appoggio alla candidatura a sindaco di Pino Falbo.
«È compito dell’Asp di Cosenza e al suo direttore generale, dare corso – attraverso un preciso cronoprogramma – alla realizzazione di quanto previsto nella riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese – affermano i falbiani – I ritardi che si sono accumulati rischiano di ledere il diritto alla salute della nostra città e dell’intero territorio. E spingono numerosi cittadini al fardello dell’emigrazione sanitaria verso altri presidi ospedalieri, provocando un aggravio nel bilancio regionale e nelle tasche dei cittadini. A novembre 2015 – nel corso di una nostra iniziativa presso l’ospedale di Paola a cui ha partecipato il consigliere regionale Carlo Guccione – avevamo elaborato una serie di proposte accolte in larga parte nella nuova rete ospedaliera regionale che assegna a Paola importanti funzioni e servizi in grado di dare risposte alle esigenze del territorio». Gli associati di Prospettiva comune chiedono «chiarezza e di conoscere perché a distanza di mesi l’Asp non ha realizzato quanto previsto per l’ospedale di Paola – promettendo di farsi – interpreti del disagio attraverso forme di lotta e mobilitazione per sbloccare e smascherare coloro i quali hanno interesse a lasciare Paola in uno stato di malasanità».