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Paola – I “perrottiani” accusano Ferrari d’aver copiato il progetto Iannivò

Lo scossone dato dall’ex assessore José Grupillo (intervenuto ieri per puntualizzare come – a suo parere e carte alla mano – stanno le cose riguardo gli interventi urbanistici in contrada Iannivò), ha riportato a galla una tematica cara a coloro che hanno amministrato insieme a Roberto Perrotta.

Nella fattispecie, dalle parti di coloro che hanno lasciato il Sant’Agostino all’atto subentrante di Basilio Ferrari, s’è ripreso ad utilizzare il termine “copiatura”, per definire ciò che – al netto degli atti pubblicati sull’albo pretorio – l’esecutivo in carica sta presentando come propria iniziativa.

«Copiano – hanno detto gli ex reggenti della macchina comunale – e non riescono a smettere di farlo. Nell’intenzione di ricalcare quanto era stato tracciato in precedenza, hanno dapprima tentato di cancellarlo e poi hanno tentato di riscrivere pagine che comunque, a Paola, erano già state lette. Dopo l’interminabile serie di rimaneggiamenti, imbellettamenti, tinteggiature e passate di stucco, ora si cerca di mettere il cappello su un progetto che ai nostri tempi era già stato deliberato, finanziato e posto in essere con lavori già retribuiti con 65mila dei 130mila euro a disposizione. Esiste un Por Calabria dal quale si possono attingere tutte le informazioni a riguardo, solide prove sono scolpite nei prospetti relativi ai finanziamenti concessi dalla Regione dove, addirittura, oltre alla prima rata per la strada Palumbo-Iannivò, è attestato anche il pagamento della prima rata e dell’ulteriore acconto (di 42.552,21 euro, ndr) per quanto riguardava l’acquisto dei tre pulmini per il trasporto urbano. Soldi che il comune ha ricevuto alla data del 31 dicembre 2013, quando di certo la nostra amministrazione non era più in carica. Con la recente delibera emanata dalla giunta, l’amministrazione ha imboccato una strada già percorsa che, per quanto sia condivisibile nella sua funzione di reperimento fondi esterni al comune, potrebbe deviare verso un vicolo cieco, perché si tratta di un progetto a tutt’oggi gravato da una revoca del finanziamento già concesso per realizzarlo. Il secondo acconto erogato sul fronte della misura 321 (quello inerente i minibus, ndr), registrato al 2759 di 38 mesi fa, essendo costituito della stessa matrice della misura 125 (riguardante la strada Palumbo-Iannivò, ndr), dimostra che la revoca del finanziamento non è avvenuta con Roberto Perrotta sindaco. Visto che l’annullamento della sovvenzione avrà agito su entrambi i canali, pare ovvio domandarsi cosa ne sia stato di quegli oltre 40mila euro incamerati dal comune all’alba del 2014. Questione che resta sospesa, come il servizio dei minibus che non sono ancora tornati a circolare nella loro veste iniziale. Ritornando alla Palumbo-Iannivò, è doveroso ricordare che dopo il lavoro condotto dall’assessore Grupillo sul fronte del reperimento dei fondi, toccò all’assessore Cataldo mettere in atto un progetto su una zona che, sin da subito, abbiamo considerato strategica per il rilancio della città. Per portarla a compimento e migliorarla ulteriormente, la base della misura 321 era più che solida. Ma è rimasta al primo stato d’avanzamento dei lavori, e oggi si deve rincorrere un altro finanziamento, altri soldi che sarebbero potuti servire altrove, magari a Fosse, Badia o a Castagnelle. Invece di copiare, operando restyling di opere già fatte, sarebbe stato opportuno lavorare altrove, magari anche sul famigerato ecomostro del lungomare che, insieme al waterfront, rappresentano degnamente l’idea di ciò di cui è capace un centrodestra che ancora oggi siede in consiglio comunale».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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