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Sul consiglio comunale dello scorso venerdì, quello che doveva risultare come il disinnesco di una polemica riguardo la presenza o meno del numero legale, ovvero il verbale della seduta, altro non ha fatto che acuire il conflitto con la ricostruzione dei fatti, proposta dal consigliere Focetola qualche giorno fa, con dichiarazioni sui giornali.
Nell’atto pubblicato sull’albo pretorio, ciò che è stato verbalizzato e sottoscritto con timbro dalla responsabile dell’ufficio di segreteria, riguardo gli istanti successivi all’intervento dell’assessore Paolo Siciliano, riporta testualmente: «A questo punto il Presidente del Consiglio mette in votazione la proposta di deliberazione. Tutti i presenti votano favorevolmente tranne il Consigliere Focetola Salvatore Marco. Il Presidente chiede al Consigliere Focetola se nella votazione è astenuto o contrario. Focetola, pur presente in aula, risponde : “io mi assento”. La presidente risponde: “Lei è in aula” e quindi proclama l’esito della votazione: la proposta è approvata con n.8 voti favorevoli su 9 presenti. Alle ore 20.20 il Consigliere Serpa Francesco chiede la sospensione dei lavori dell’Assise per cinque minuti».
Precedentemente alla richiesta di sospensione vi è stato quindi un botta e risposta tra la presidente Ciodaro e il consigliere Focetola, con quest’ultimo che avrebbe manifestato la volontà di assentarsi (causando quindi la mancanza del numero legale, che avrebbe reso nulla la deliberazione consiliare).
Anche se resta da capire da quale posizione il consigliere abbia manifestato la propria assenza, se dentro o fuori al recinto che delimita la zona parlamentare dell’aula rispetto a quella con panche riservate al pubblico.
Già qualcuno ha iniziato ad invocare la moviola in sala, anche se il responsabile dell’Utc ha già diramato un avviso pubblico riguardo l’adozione del piano strutturale comunale e del regolamento edilizio ed urbanistico, dando quindi per scontata l’approvazione del punto relazionato dall’assessore.
