roberto perrotta

Paola – L’ambiguità del Partito Democratico mette a rischio il centrosinistra

Arrivati a questo punto, la strategia elettorale con cui il centrosinistra intende partecipare alle amministrative paolane di giugno, inizia ad assumere caratteri grotteschi, forse determinati dalla crisi generale che – ad ogni livello – ha mandato in tilt l’equilibrio interno al Pd. Probabile strascico delle ondate partite dall’assemblea nazionale, la titubanza del partito che a Paola annovera il consigliere provinciale Graziano Di Natale, ha iniziato ad infiltrarsi nella campagna elettorale cittadina.

Sebbene a condizioni estremamente diverse, la scissione avvenuta recentemente negli ambienti romani, a Paola s’è consumata da tempo. Il Pd, nascondendosi dietro definizioni ambigue, riscontrabili tanto nelle ambivalenti dichiarazioni rilasciate da Di Natale nel corso della sua conferenza stampa, quanto nell’ultima nota diramata dalla segreteria provinciale, sembra indirizzato a non gettare la spugna sul fronte dei falbiani ma nemmeno a ritirarsi da un’eventuale alleanza con il Psi.

Nonostante sussistano tutti i presupposti affinché la parte detentrice del simbolo possa correre in affiancamento a Roberto Perrotta, insignito dei galloni di candidato dallo stesso consigliere provinciale nel corso di un recente incontro di coalizione, dalle parti democratiche che fanno riferimento all’ex fazione Ds, riconducibile a Nicola Adamo e Carlo Guccione, ogni giorno viene rimesso in discussione ogni accordo.

Il dilemma è serio e concreto, perché mantenendo l’assetto attuale, il Partito Democratico sarebbe costretto a dover ragionare secondo predilezioni da attribuire ai propri stessi iscritti, situazione che potrebbe addirittura mettere in stallo l’intero meccanismo partecipativo, imponendo un defilamento che non si addice al peso politico del partito stesso.

Come potrebbe il governatore Oliverio – facendo un esempio – partecipare a comizi di Piazza di questa o quella compagine che annovera esponenti del Pd?

In attesa di un chiarimento che sancisca, una volta per tutte, la direzione da seguire, dalle parti regionali e provinciali di Magorno e Guglielmelli si continua a menare il can per l’aia, con un comunicato che se da un lato strizza l’occhio al Psi, dall’altro cerca di prendere tempo per non lasciare a piedi Pino Falbo, palesando un atteggiamento attendista che a Cosenza – contro Occhiuto – non ha portato i frutti sperati.

«Ѐ stata condivisa da tutti l’alleanza politica tra Pd e Psi – si legge nella nota – e allo stesso tempo si è espressa la volontà politica di avviare un percorso capace di unire tutto il centrosinistra e le coalizioni già in campo per vincere le prossime elezioni amministrative e dare a Paola un governo autorevole ed efficace. Al momento, infatti, non è stata presa alcuna decisione in merito al futuro candidato Sindaco della coalizione e c’è ancora tempo per ricercare un percorso e un metodo democratico ed unitario. Ѐ stata consegnata, inoltre, una missiva ai Segretari presenti inerenti questioni interne. Al riguardo il Segretario Guglielmelli ha ribadito che è responsabilità di tutti gli iscritti al circolo di Paola agire nel rispetto dello Statuto e del regolamento del Pd e che il punto politico, fermo restando le competenze del segretario di circolo rispetto all’applicazione dello statuto, è quello di confrontarsi con l’altro polo del centrosinistra  costituitosi a Paola (Progetto Democratico?, ndr) al fine di ricercare l’unità dell’intero centrosinistra garantendo partecipazione e democraticità nelle scelte».

In queste condizioni, come direbbe il proverbio, il rischio di perdere “Ciccio con tutto il panaro” è altissimo.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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