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Paola – Strisce Blu: Si, No, Forse (lunedì). Intanto infuria la polemica

Le perimetrazioni azzurre con le quali sono state contraddistinte le soste a pagamento per le vetture, hanno ormai assunto un carattere familiare su gran parte delle strade cittadine.

Segno di un cambiamento nella gestione del traffico, per molti paolani hanno significato il ripristino di un servizio che da qualche tempo era stato sospeso.

In un periodo non tanto remoto, a Paola – oltre ad altre società impegnate nella gestione degli stalli a pagamento – c’erano anche le pettorine azzurre degli ausiliari del traffico che, nonostante il lavoro svolto, a tutt’oggi rappresentano una voce in perdita per coloro che hanno usufruito della loro opera. Le annualità rimaste “scoperte” fanno capo al biennio 2013/14 e riguardano le prestazioni effettuate per un complessivo di ottanta giorni dal costo di circa 25mila euro. Nella fattispecie si tratta della cifra che racchiude i contributi già versati dalle cooperative, che hanno anticipato le somme per far fronte ad un periodo che va dal 12 ottobre al 20 novembre 2013 (cinque persone impiegate per un costo di circa 10mila euro) e dal 22 settembre al 10 novembre 2014 (sette persone per un ammontare che oscilla tra i 14 e i 15mila euro), soldi che – nonostante l’avvio del nuovo servizio – restano sospesi, a rappresentare un insoluto che rischia di macchiare un servizio sulla cui efficienza, l’amministrazione comunale – così come ha recentemente esternato l’assessore Paolo Siciliano (clicca e leggi) – vuole giocarsi un’importante partita dal valore civico.

Temendo che di quest’ultimo attributo possa esserci ben poco, e interpretando l’avvio del servizio come una trovata volta all’acquisizione di consenso, la coalizione “di Salute Pubblica” è intervenuta  con un comunicato infuocato.

«È con grande amarezza – scrivono Roberto Perrotta e compagni – che ancora una volta registriamo operazioni dal sapore elettorale e clientelare. A pochi mesi dal voto, in ditte che gestiscono servizi in nome e per conto del Comune, vengono assunti (e illusi) giovani residenti in questa città per tre mesi di lavoro ed a circa 200 euro al mese, mettendo da parte – almeno è ciò che sta avvenendo in questa fase iniziale – i tre impiegati storici che erano stati assunti a tempo indeterminato presso la precedente ditta che ha lasciato il posto al nuovo gestore e che ora si trovano disoccupati. Non è corretto questo modo di agire, soprattutto se tra i “baciati della fortuna” ci sono parenti diretti (il cognato, ndr) di consiglieri comunali di maggioranza che da anni, quotidianamente, tentano di dimostrare purezza e attaccamento al bene comune, denigrando l’avversario politico sui social network, quindi predicando bene e razzolando male. Sono stati altresì assunti congiunti di impiegati comunali e soggetti con mariti già occupati, nonché figli non sposati e senza prole. Il metodo usato sembra essere quello elettorale, senza constatare il reale bisogno delle famiglie. Ci sarebbe piaciuto – a prescindere dalla presunta operazione elettorale, consumata vendendo illusioni a pochi soldi e per poco tempo – che lor signori avessero operato una selezione puntigliosa, corretta, senza ingerenza alcuna, tenendo anche conto dei modelli Isee, dando precedenza ai più bisognosi. Ma ci rendiamo conto che, anche questa volta – concludono – abbiamo a che fare con accaparratori di professione che dispensano quanto più possibile, a destra e a manca, promesse e illusioni, dai biglietti delle giostre gratuite ai posti di lavoro (cosiddetti) a tempo e compenso molto ma molto limitato».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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