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Paola – Pino Falbo inchioda l’amministrazione Ferrari sulle spese “effimere”

Il fuoco di fila che da ogni schieramento ha iniziato a prender vita con l’entrata nel vivo della campagna elettorale, se da un lato è iniziato coi botti esplosi sotto l’Arco di San Francesco da Roberto Perrotta, dall’altro è proseguito con le schioppettate sparate da Basilio Ferrari in Piazza IV Novembre.

Per non essere da meno, anche Pino Falbo – dalla trincea naturale della frana sotto l’ospedale – ha fatto sentire le sue cannonate e, in attesa delle raffiche di Enzo Limardi, proprio al candidato di “Progetto Democratico” è andato a segno un colpo che ha incontrato i fragorosi applausi delle tante persone convenute al suo comizio.

Dall’area antistante i palazzi del Parco Mediterraneo, che si estende sotto uno dei crinali attraversati da Via Sottopromintesta, il commercialista ha tuonato contro gli sperperi di denaro che l’attuale amministrazione ha elargito per le manifestazioni effimere come il concerto dello scorso Ferragosto, in cui – dal capitolo di bilancio riservato alle “spese diverse per smaltimento rifiuti solidi urbani” – sono stati attinti i soldi necessari a pagare il concerto dei Tiromancino.

«Un’amministrazione attenta – ha tuonato Pino Falbo – invece di andare a spendere 50mila euro per sentirsi un cantante il 15 di Agosto, un’ora e mezza, un’amministrazione invece seria, deve dire: “Io vi farò sentire qualche cantante in meno, però starò di più vicino alla città, vicino a chi ha bisogno. Perché la gente è stanca”. E vedersi derubati i propri soldi, perché sono i nostri soldi, vederseli derubati in una sera, così. Se ci sono, se noi fossimo un comune virtuoso, dove abbiamo delle disponibilità, allora io dico: “Vi faccio venire anche i Dire Straits (gruppo rock britannico scioltosi agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso, ndr) se ho la possibilità”. Ma se io non ce l’ho, io vi dico: “Vi faccio cantare e vi faccio suonare tutti i giovani che qui a Paola ci sono, e ce ne sono tante band. Dargli anche la possibilità di farsi apprezzare. Spenderemo di meno e sicuramente ci intratterranno nello stesso modo in cui ci può intrattenere qualche cantante di grido».

Poi passaggi al vetriolo sulla pressione fiscale per ciò che riguarda l’acqua e la spazzatura, senza dimenticare l’attenzione verso le periferie e i quartieri, tema caro al presidente di Prospettiva Comune, movimento inserito in Progetto Democratico, che dallo stesso palco ha effettuato una disamina velenosa sull’attualità.

«Il voto si chiede quando un’amministrazione produce – ha detto Emilio Pastore – quando merita di avere un voto. E oggi noi sfidiamo a tutti coloro che sono venuti qua a colonizzare, a chiedere i voti, e dire: “Che cosa avete fatto per i quartieri? Che cosa avete fatto per le periferie?”. Noi dobbiamo affrontare una questione, oggi siamo a Parco Mediterraneo che da anni vive il dramma perché non si capisce se è suolo comunale, se è suolo privato e ci sono continui contenziosi col comune. Il quartiere Mediterraneo non è un quartiere di periferia, è al centro di Paola e quindi deve avere il suo decoro urbano».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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