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Infischiandosene di decreti commissariali e ricorsi sindacali, gli elementi della natura hanno preso a bersagliare l’ala paolana dello spoke condiviso con Cetraro, causando disagi che – se non contenuti – rischiano di rappresentare un ulteriore punto debole per l’ospedale San Francesco.
Ad aprire le danze di quelle che paiono essere “piaghe bibliche”, sono state le larve della processionaria che hanno preso ad infestare i sempreverdi esterni all’ingresso del nosocomio paolano.
Almeno due piante sono state già intaccate e il rischio di un effetto a catena è altissimo. Come avevano già segnalato i residenti che abitano in zona, il fenomeno invasivo è in atto da diverso tempo, causando notevole preoccupazione per la salute pubblica e per tutti gli amici a quattro zampe che si portano a passeggio. Basti ricordare che il contatto con questo infestante parassita è altamente nocivo per gli esseri umani ma può essere letale per gli animali domestici come, ad esempio, i cani.
Per questa ragione il sindaco Ferrari ha recentemente emesso un’ordinanza mirata a quasi tutto il territorio urbano ma, tra le zone evidenziate nell’atto, non è menzionata l’area prospicente l’ospedale che, proprio per la sua funzione strategica, dovrebbe adesso essere inserita tra quelle per cui l’ufficio tecnico manutentivo dovrebbe individuare «ditte specializzate nel settore, per un urgente intervento di disinfestazione, bonifica e prevenzione».
Come se non bastasse, nel pomeriggio dell’altro ieri (come documentato in un articolo disponibile cliccando qui), sempre presso il nosocomio, un’invasione di imenotteri compatibile ad un immenso sciame di vespe, fuchi o api, ha tratto in assedio l’ala in cui è ospitato il reparto di ginecologia, causando il panico tra i presenti e costringendo il personale alla serrata degli infissi.
Fortunatamente non sono stati registrati casi di punture o ingressi nella struttura.
