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Paola – Assunzioni “di fine mandato” pianificate da Ferrari allertano la Cgil

Con una chiave di lettura che in città sta iniziando a diventare la più gettonata, anche il sindacato della Cgil (nella sua veste provinciale) è intervenuto per prendere posizione riguardo l’imminente infornata di assunzioni che aspettano d’essere messe in caldo al Sant’Agostino.

A poca distanza dall’appuntamento elettorale, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha espresso critiche verso la politica adottata in seno al municipio, ritenendo «inopportuna la recente decisione di modificare gli assetti del Comune con l’inserimento di nuovo personale nella imminenza della scadenza del mandato del Sindaco».

La Cgil cosentina, parlando del rapporto instauratosi con l’amministrazione paolana, ha manifestato la necessità di prendere una posizione netta, che sta alla politica tanto quanto l’intenzione aristotelica sta alla definizione inerente l’amministrazione «della polis – si legge nella prima parte della nota – per il bene di tutti».

Nel solco di questa premessa, il sindacato ha quindi proseguito, svelando i dettagli dell’esperienza maturata con il governo cittadino di Basilio Ferrari, a quanto pare non sempre incline a concedere un confronto.

«Tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni al Comune  di Paola – scrivono ancora dalla Cgil di Cosenza – ha avuto come unico obiettivo “stare  dalla parte dei lavoratori” che in una fase di dura crisi economica, peraltro ancora vigente, continuano a svolgere con impegno e professionalità  le proprie mansioni non sottraendosi a responsabilità importanti pur di garantire il funzionamento della macchina amministrativa. Ci sono stati momenti di tensione: quando non è stato rispettato il timing nei pagamenti degli stipendi o quando si sono verificati ritardi nell’accogliere le richieste di incontro delle organizzazioni sindacali. Il buon senso ha comunque sempre prevalso e siamo  riusciti ad individuare soluzioni che consentissero ai dipendenti di continuare a lavorare con serenità. La Cgil è intervenuta fin dalla presentazione del piano  assunzionale, che pur se formalmente corretto, avrebbe però richiesto maggiore condivisione e una più ampia riflessione sugli effetti a medio/lungo termine di scelte politiche potenzialmente in grado di incidere pesantemente – e negativamente – sui lavoratori».

La scelta relativa all’adozione di un atteggiamento di “buon senso”, sembra però che sia stata unilaterale, perché nel seguito del ragionamento compare un segnale d’allarme talmente e chiaro da suonare quasi come un monito.

«Vogliamo scongiurare che i lavoratori diventino vittima del consenso politico – scrivono a ridosso delle urne quelli del sindacato – ed è per ciò che intendiamo ribadire con la massima fermezza la nostra autonomia da tutte le campagne elettorali che si stanno svolgendo sul territorio».

La nota sottoscritta dai segretari provinciali Umberto Calabrone e Franca Sciolino, controfirmata dal rappresentante paolano Giuseppe Russo, conclude con l’unica competizione che ha visto la Cgil direttamente impegnata, ovvero «la campagna per l’inserimento della responsabilità solidale negli appalti e per l’abolizione dei voucher che il Governo vorrebbe far ritornare sotto forme di lavoro occasionale peggiori». Nel rispetto di chi ha firmato la Costituzione.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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