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Paola – Ecco lo stato dell’acqua che serve la zona nord della città – VIDEO

Nella parte settentrionale della città, lungo i crinali delle montagne che delimitano il confine con Fuscaldo, c’è una località nota come Varco Tasso.

La zona in questione è nota a tutti i residenti della periferia che, a partire da San Salvatore, si estende lungo un dedalo di interstizi viari che collegano centinaia di abitazioni, masserie, fattorie e tutto ciò che di più rurale rende merito alla storia millenaria di Paola.

Tuttavia, benché il colpo d’occhio lasci presagire scenari bucolici degni della natura incontaminata, da qualche tempo l’acqua che serve le utenze collegate alla sorgente di Varco Tasso non è più quella a cui i residenti erano abituati.

Malgrado si tratti di una fonte sgorgante dal sottosuolo, dai rubinetti delle case capita sovente di assistere a fenomeni coloranti che mal si conciliano con la limpidezza e l’insipidità del liquido in questione.

Secondo quanto testimoniato dai diretti interessati, stanti le spiegazioni fornite dal primo cittadino in un recente passato caratterizzato anche da proteste plateali, il fenomeno dovrebbe essere collegato alla clorazione, resasi necessaria per la presenza dei famigerati microrganismi che tanto disturbo arrecarono alla cittadinanza sul finire del 2015.

A parere del sindaco, al quale gli abitanti si rivolsero in cerca di spiegazioni, l’attività deiettiva degli animali al pascolo avrebbe in qualche modo permeato il suolo, giungendo sino alla falda abduttiva dell’acqua che serve la zona.

L’amministratore avrebbe premesso la derivazione di questa sua informazione collegandola a pareri tecnici di coloro che si occupano della manutenzione della rete e che, in contemporanea, dovrebbero essere anche deputati alla sorveglianza della conduttura.

Considerando la profondità della sorgente di Varco Tasso però, la disamina non è parsa del tutto convincente e, pur confidando nella teoria proposta, si è reso necessario un sopralluogo.

Approfittando della clemenza stagionale, che rende l’area in questione un buon punto per la raccolta degli asparagi, è stato ripercorso il tracciato sotto al quale l’acqua scorre, individuabile grazie alla presenza di pozzetti per il controllo e l’intervento in caso di avarie.

Non senza stupore è stato possibile appurare che proprio uno dei pesantissimi coperchi che dovrebbero proteggere la condotta dagli elementi, è stato divelto (molto probabilmente con l’ausilio di un braccio meccanico) e non rimesso al suo posto, anzi è stato lasciato di fianco al pozzetto e lo stato di terriccio sedimentatosi sulla sua superficie è tale che persino le piante hanno iniziato a crescerci sopra.

Questo lascia supporre che tale situazione si starebbe protraendo da un tempo non inferiore all’anno e, da quello che è stato possibile appurare ad occhio, lo stato di putrescenza dell’acqua, che poi giunge nelle case, non induce all’ottimismo.

Anzi preoccupa e non poco il fatto che oltre alle impurità “naturali”, all’acqua possa essere aggiunta qualsiasi altra cosa, con effetti imprevedibili.

La tassazione riservata al servizio idrico paolano, tuttavia, non cambia e i canoni restano sempre a livelli che i cittadini contribuenti conoscono benissimo.

Segue contributo VIDEO. Buona Visione

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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