josè grupillo

Paola – Minibus navetta (mai tornati in circolo) animano confronto elettorale

Tornati di prepotente attualità, i bus navetta con cui Paola aveva imparato a muoversi autonomamente fino a cinque anni fa, sono l’argomento “caldo” di molti comizi elettorali.

Messi da parte dall’attuale amministrazione, che ha sospeso il servizio per ragioni non chiarite mai del tutto, per alcuni di quei minibus fondamentali alla deambulazione urbana di tanti cittadini, il destino ha riservato un trattamento che li ha tramutati in mezzi da lavoro “pesante”.

Da oltre un anno è infatti in voga una forma di utilizzo risultata molto vantaggiosa per il trasporto di operai e attrezzature da cantiere, a discapito dell’utenza servita precedentemente la quale, in più di un’occasione, ha anche espresso le proprie rimostranze.

Va di fatto ricordato che i collegamenti garantiti grazie al servizio delle “navette”, erano tali per cui a nessuno era preclusa la possibilità di raggiungere il cimitero, l’ospedale ed ogni altro tipo di presidio necessario alla civica convivenza.

Tragitti che, da quando il servizio è entrato in ibernazione, non sono stati più coperti da nessuno.

Dalle parti dell’amministrazione qualcuno aveva abbozzato la possibilità di vedere in circolo una flotta di “Ape Calessino”, veicoli a tre ruote dei quali – a parte qualche sparuto esemplare – non se ne sono viste le tracce necessarie a colmare il divario tra domanda e offerta.

A tal proposito è opportuno ricordare le parole con cui José Grupillo, assessore che propiziò l’avvento dei minibus, ha spiegato la situazione venutasi a creare.

«Avevamo una cooperativa che gestiva le navette, avevamo posti di lavoro per personale paolano, avevamo la certezza che in ogni condizione climatica, chiunque, poteva essere “servito”. Avevamo un servizio qualitativamente diverso, sincronizzato finanche con gli stabilimenti balneari e i B&B, il tutto a regime con la programmazione predisposta presso l’infopoint allestito al Santuario che predisponeva anche le fermate per le chiese. Ad oggi sappiamo che i pulmini non sono in condizione tale da poter essere usati per il pubblico e, per uno di loro, è addirittura scattata la procedura del pignortamento. Nel frattempo – ha concluso l’ex amministratore – si potrebbe considerare il fatto che le corse dell’epoca costavano un euro, ed era un costo dimezzato per gli anziani».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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