elezioni paola 2017

Paola: Il centrodestra locale perde pezzi, Mimmo De Rosa lascia la politica

Caricare le truppe prima dello scontro finale, con un’elegia epica degna di un racconto fantastico, sembra essere diventato il leitmotiv della campagna elettorale sui social network.

Dichiarazioni roboanti di tutti i protagonisti del primo turno, da coloro che ringraziano per il consenso ricevuto a quelli che si congratulano anche con li non li ha votati, è tutto un fiorire di commenti ed opinioni in vista del ballottaggio.

Focalizzando lo sguardo sulla parte che ha da recuperare terreno, si evince l’impegno nel serrare le fila, con slogan d’incitamento e riti propiziatori.

In quest’ultimo verso deve forse essere letto il “sacrificio” di Mimmo De Rosa, ex consigliere della maggioranza uscente, non riconfermato per un seggio nell’aula Lo Giudice. Indipendentemente dall’esito del ballottaggio, l’avvocato sempre attivo sulla fascia destra della sala consiliare, si ritira dalla scena politica cittadina.

«Questa è stata la mia utlima volta», ha scritto con un errore di digitazione forse dovuto all’emozione, «Dopo venti anni credo sia giunta l’ora». In un susseguirsi di ricordi e visioni, l’avvocato è giunto infine – «da cittadino non interessato direttamente» – ad esprimere il suo giudizio sulla scelta al prossimo ballottaggio.

Una decisione, quella dell’ex consigliere Mimmo De Rosa, che ha immediatamente pietrificato l’ambiente del centrodestra cittadino, dando vita ad un “obelisco” di commenti successivi al post, interventi tra i quali è spiccato quello della dottoressa Emira Ciodaro.

«Io non condivido affatto la maggior parte delle cose che dici – ha scritto la presidente del consiglio uscente – Conosco la tua onestà intellettuale, morale e sai quanta sintonia è sempre esistita tra noi ma tu sei parte di una squadra.. la nostra…e sei parte attiva a 360° per cui non ti puoi permettere di salutare nessuno tanto meno la politica …Vedi in tutti questi anni vivendo la politica quella vera, di trincea, ho imparato che una volta dentro non si esce più, per dovere verso tutto quello che circonda ognuno di noi e questo vale anche per te». Con questa metafora militare, la capogruppo del Pri ha messo in discussione le ragioni dell’addio, spostandole dall’asse personale a quello collettivo.

Ma De Rosa è apparso restio a condividere la barricata venutasi a creare ultimamente.

«Più di altri conosci da tempo il mio disagio nel vivere la politica di oggi – ha scritto in risposta alla storica collega – Guastata ed infettata, da cialtroni e perdigiorno che, come hai sottolineato tu in questa campagna elettorale, usano strumenti mai conosciuti prima in Città. La mia è una scelta intima, spontanea».

Genuino è apparso anche l’incitamento del vicesindaco Francesco Sbano, che prima ancora di esibire i suoi primati, nella mattinata dell’undici giugno – a votazioni in corso – si è rivolto al «futuro sindaco», augurandogli «di non trovarsi mai nella condizione di dover restituire le indennità che non gli spettavano». Dando l’impressione di riferirsi a Roberto Perrotta.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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