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Numerate secondo un ordine crescente, le delibere di giunta redatte nella giornata del 20 giugno scorso, hanno riguardato anche parecchi prelievi dal capitolo di bilancio destinato alle “spese per liti”.
Per un totale di 25mila e 500 euro, l’esecutivo al completo (con la rapsodica mancanza dell’assessore Cupello, assente alla ratifica dei documenti n. 94 e 95) ha prodotto ben dodici atti destinati a compensare il lavoro dei legali ingaggiati per conto del comune.
Seguendo un ordinamento che parte dalla delibera n.93 e arriva alla 105 (con la sola assenza dell’atto n.102, che non compare sull’albo pretorio on-line), la giunta composta da Basilio Ferrari, Francesco Sbano, Marco Cupello, Dario Gaetano, Giovanni (Stefano) Mannarino e Paolo Siciliano, ha incasellato cifre che partono da 1.300€ per il cachet più basso e arrivano ai 3mila euro riservati a quei legali che dovranno sostenere le ragioni del comune dinnanzi al Tar di Catanzaro.
Eterogeneo appare lo spettro dei professionisti coinvolti e delle cause che li vedranno impegnati, con contenziosi che variano dalle richieste di risarcimento per sinistri stradali accollati al comune, passando per le ingiunzioni di pagamento propugnate da ditte che, pur avendo fornito servizi, a quanto pare non sono state pagate (con cifre da capogiro, tipo 534mila 934euro e 66centesimi), fino a giungere ai casi più onerosi relativi – ad esempio – la mancata corresponsione delle somme vantate da chi, negli ultimi anni, ha provveduto al decoro e alla nettezza urbana della città (con un presunto credito vantato di ben 2milioni45mila166euro e 12centesimi).
Nel novero dei procedimenti da affrontare c’è anche quello che vede il sindaco nella qualità “persona offesa”, la cui onorabilità andrà ad essere tutelata con l’investimento di 1.500€.
Le delibere, malgrado oggi si voti, sono valide.
