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A corollario di un’offerta politica già arrivata al ballottaggio, il lavoro svolto dalla lista “un’Idea per la Città” s’è visto riconoscere un risultato elettorale di tutto rispetto.
Piazzatasi a ridosso delle corazzate partitiche, la proposta che per mesi è stata appaiata alle intenzioni “dei commercianti”, è caratterizzata da accorgimenti che – per quanto sia stata poi specificata la natura civica del movimento – sono senz’altro il frutto di persone “nel ramo”, professionisti dell’ambito commerciale che con le proprie iniziative hanno saputo interpretare le richieste del mercato.
Partendo dalla conoscenza della tematica trattata, gli esponenti di un’Idea per la Città si sono fatti carico di analizzare i pro e i contro delle iniziative poste in essere dall’amministrazione uscente, a partire da quella messa in atto su proposta dell’associazione Unipro (spina dorsale del movimento che, già agli albori dell’esperienza ferrariana, ebbe il merito di pianificare il ritorno delle bancarelle nel cuore della città).
«Ovviamente l’intenzione è quella di migliorare l’esistente – si legge in un comunicato – apportando modifiche strutturali che riteniamo necessarie. Siamo consapevoli che la strada intrapresa non va smantellata. D’altronde non è nella nostra indole cancellare, con un colpo di spugna, ciò che è stato realizzato da chi, eventualmente, ci avrà preceduto. Noi siamo per l’armonizzazione di un sistema che, così come è stato regimentato sino ad oggi, è parso spesso caotico e a tratti penalizzante per l’economia locale. Basti pensare allo scempio cui s’è assistito per mesi sull’isola pedonale, occupata da furgoni forestieri, rimasti sovente impuniti per le loro invasioni, oppure alle tante asperità cui devono far fronte gli avventori del mercato ortofrutticolo, costretti a tenersi in equilibrio su un selciato pensato per le autovetture. Tutto questo però non dovrà prescindere dall’effettiva riconversione dell’area mercatale di via Pantani, uno spazio oggigiorno lasciato all’incuria e alle piante infestanti che, nelle nostre intenzioni, deve tornare ad avere quella prospettiva polifunzionale in grado di ospitare grandi eventi e progetti formativi. Il tutto sotto il coordinamento di un Ente Fiera che si occuperà dell’organizzazione stagionale di ogni iniziativa».
