elezioni paola 2017

Paola – “Quelli che…” è finito il 1° round (tra “sterco secco” e “Tonì, Tonì”)

Prim’ancora di conoscere l’esito formale di queste elezioni, nei tratti sostanziali della campagna giunta al termine, resteranno probabilmente cristallizzate espressioni degne di nota.

Performance più che altro, dinamismi innescati dai comizi al popolo, veri e propri momenti da palco.

I social network hanno giocato un ruolo a se stante che – per quanto sia stato quasi tutto “in diretta” – resta confinato nell’asetticità dell’ambiente web, senza gli umori, i profumi, i bisbigli e qualunque altro “sentimento” è possibile provare quando l’evento si vive “di persona”.

Il riassunto complessivo di ciò che per mesi è andato avanti a suon di annunci, è stato l’appuntamento di venerdì scorso, quando tutti i candidati si sono alternati tra le due piazze centrali.

Ha iniziato Limardi, baciato da un sole non ancora del tutto tramontato e attorniato da una Piazza del Popolo visibilmente coinvolta.

Alle prime luci della sera ha poi preso il testimone Ferrari, che sulle note di un genere musicale dal ritmo coinvolgente, ha arringato gli elettori presenti in Piazza IV Novembre.

La stessa Piazza è stata poi “occupata” dal moVimento 5 Stelle, con Meo che ha parlato insieme ad altri suoi supporters.

Pratica seguita anche nei due ultimi comizi, di Pino Falbo e Roberto Perrotta, che contorniati dalle rispettive coalizioni, hanno gremito nuovamente la Piazza del Popolo.

Nei due quadranti separati dall’Arco di San Francesco, si è quindi consumato il senso del primo turno, una battaglia aspra, a tratti sopra le righe.

Nel giorno che più di ogni altro consegna “il polso” della situazione, la girandola ha segnato un’impennata di orgoglio del candidato Perrotta, arrivato – senza mezzi termini – a insidiare la tranquillità di un consigliere regionale che, sicuramente infastidito, gli ha addirittura replicato dalla sua bacheca virtuale.

Questo confronto rende solo parzialmente la misura della durezza dei toni raggiunti, superata però dal tenore delle offese personali. Indimenticabile l’aggettivo esplicito rifilato da Francesco Nucara – Presidente Nazionale del Pri di Sergio Stancato – a Roberto Perrotta, oppure la metafora dello “sterco secco” utilizzata da Tonino Pizzini per stigmatizzare la sterilità di certe iniziative interne al centrodestra.

Chi non proverà un’emozione nel ricordare quel “Tonì, dove sei Tonì”, con cui Basilio Ferrari è andato in cerca del suo predecessore  nel corso dei comizi a Piazza IV Novembre.

Poi i crescendo di Pino Falbo, che ha infine svelato di provare una rabbia che è «la rabbia dei cittadini di Paola», al culmine di un appassionato intervento in Piazza del Popolo, dove prima di lui s’era accommiatato un tranquillo Vincenzo Limardi che, sulla scorta di un richiamo a “Quelli che…” di Enzo Jannacci, ha accolto l’impegno delle persone al suo fianco.

Carmelo Meo ha proseguito lungo il viatico dei grillini, massimizzando il principio dell’uguaglianza individuale, con comizi “partecipati” e quasi sempre alla pari.

Una campagna davvero “inedita”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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