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Paola – La pista, ora “ciclopedonale”, riduce tutti gli spazi del lungomare

Per quanto la suggestiva inaugurazione abbia lasciato ben sperare, la risistemazione del lungomare cittadino continua a costituire un problema d’ambientamento non indifferente.

Per quanto avveniristico e distante dagli equilibri “trogloditi” – stigmatizzati da tecnici sempre pronti a mostrare competenza solo ed esclusivamente sui social network – il nuovo assetto venutosi a creare sul “waterfront”, è tale che un furgone non entra nel parcheggio predisposto parallelamente alla “costruenda” pista “ciclopedonale”.

Come se ci fosse stata la necessità di cesellare ogni tratteggio, gli autori del progetto – che a tutt’oggi non ricalca affatto quello presentato, sul finire dell’autunno scorso, con una conferenza stampa nel centro “Antonio Eboli” – pare che abbiano considerato lo strettissimo necessario per ogni cosa.

In questo verso anche la disposizione degli stalli in zone praticamente appaiate ad un incrocio, ha suscitato lo stupore di molti automobilisti che si sono visti preclusi la visuale su di un tratto che, comunque, è rimasto a doppio senso di marcia per macchine, ciclomotori e motocicli.

In questo senso è stata indirizzata anche l’osservazione di quanti, percorrendo i due chilometri che separano le rotonde a nord e a sud, in alcuni tratti hanno percepito la difficoltà di eseguire qualunque manovra elusiva di un eventuale scontro, perché la destra – andando verso sud – è completamente ostruita da quelli che sono stati ribattezzati “torroncini” (che nel gergo dei dolciumi seguono ai “panettoni” usati in  precedenza), mentre – andando verso nord – il lato utile ad un eventuale “scarto” risulta sovente ostruito da radenti parcheggi.

Probabilmente questi apparenti disagi potrebbero dissolversi a progetto ultimato, quando sarà ben visibile anche la pista blu riservata ai passeggiatori, perché inizialmente la proposta non era quella di un tratto “ciclopedonale”, bensì quello di un circuito nel quale il tracciato da fare in bici era nettamente separato da quello per il “running”.

Il problema che si pone adesso – a meno che non sia stata già presentata ed approvata una variante – riguarda l’allestimento della carreggiata per le auto, che a breve potrebbero giovarsi di ulteriori parcheggi.

Una cosa è certa: questa manutenzione “straordinaria” è riuscita nel miracolo di rendere tortuoso l’unico tratto realmente rettilineo di Paola. Opera inspiegabile – o forse spiegabilissima (a breve) – di ingegneria e architettura d’avanguardia.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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