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Paola – Falbo smentisce l’inciucio ma ammette preferenze “contro” Perrotta

Prendendo atto della situazione, che vede Roberto Perrotta sindaco di Paola con il 53% dei voti espressi al ballottaggio, i falbiani – giunti al quasi 18% del primo turno – hanno proposto la loro chiave di lettura “ufficiale” riguardo l’incremento di elettorato manifestato dal candidato Basilio Ferrari.

Il primo cittadino uscente, partito dal quasi 29% del primo round, è arrivato a giocarsi la finale fino a superare il 47esimo punto percentuale.

Consapevole della volontà dei propri elettori, più contrari al socialista che favorevoli al forzista, la coalizione di “Progetto Democratico” ha preferito sciogliere ogni riserva, lasciando ai suoi supporters la libertà di determinarsi secondo i propri orientamenti.

Con due dei sei voti della minoranza consiliare, i falbiani costituiscono una cospicua parte dell’opposizione a Roberto Perrotta, un ruolo – quest’ultimo – che avrebbero svolto anche in caso di vittoria di Basilio Ferrari.

Almeno questo pare emergere da una nota stampa che svela anche alcuni retroscena di quanto avvenuto nelle settimane successive al primo turno.

«Per la verità il candidato Ferrari e la sua coalizione più volte e per le vie brevi ci avevano richiesto – sottoscrive il coordinamento di Progetto Democratico – e se non andiamo errati anche agli altri due schieramenti perdenti (Limardi e Meo),  di unire le forze e di creare un’alternativa al candidato Perrotta che usciva col maggior numero di consensi dal primo turno. Pur ringraziando, abbiamo ritenuto, per molteplici motivazioni, di non aderire a questa richiesta e di non dare, come detto, ai nostri elettori alcuna indicazione di voto. Siamo consapevoli che anche i nostri elettori, come quelli degli altri schieramenti, nel turno di ballottaggio hanno ritenuto di doversi dividere tra pro Ferrari e, spesso, contro Perrotta e quelli che invece hanno sostenuto l’eletto sindaco. Quindi, avremmo potuto aderire all’invito del candidato Ferrari, ed attraverso un accordo organico aumentare il numero dei consiglieri per avere altre posizioni di potere, oppure, in coerenza con la campagna elettorale sostenuta ed in considerazione della composizione della nostra coalizione, lasciare libertà di voto, sapendo che alcuni nostri elettori si sarebbero astenuti, altri avrebbero votato per appartenenza familiare o per convinzione politica per Perrotta e la maggior parte per Ferrari, ma essenzialmente contro Perrotta e la sua squadra. Del resto è noto che in questa tornata elettorale nella “coalizione  di salute pubblica” convergevano  forze politiche chiaramente di centro sinistra insieme a personalità e gruppi dichiaratamente e storicamente di destra, finanche all’estrema destra di Storace. Quindi nessun inciucio! Non lo abbiamo voluto attuare ufficialmente e non si capisce perché avremmo dovuto farlo ufficiosamente o “sottobanco”. Invitiamo, invece, alla riflessione i vincitori – concludono i falbiani – sul fatto che sul candidato Ferrari si sia coalizzato liberamente circa il 48% degli elettori appartenenti a diverse e disparate convinzioni ideali e politiche».

Sorvolando sul termine “perdenti” riservato agli altri “schieramenti”, si tratta di una nota chiara, con cui s’avvisa Roberto Perrotta di tener conto che la minoranza si presenta coesa e compatta.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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