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Paola – Pure sul Carnevale estivo la polemica è stata “gratuita” e “pilotata”

Orbitanti attorno ad un nucleo di persone che costantemente si impegnano per la riuscita di iniziative finalizzate a dar lustro all’immagine cittadina, le edizioni di quest’anno del Carnevale Esitivo e di Bimbolandia, sono state un vero successo.

Accompagnate dalla filantropia di un gruppo di amici e di un’associazione “di associazioni” (“Paola Insieme”), entrambe le kermesse hanno incontrato il gradimento dei partecipati.

Migliaia di persone accorse sul lungomare, in piazza, sull’isola pedonale a Corso Roma e per le vie del centro, solo per partecipare alla celebrazione di una vitalità che ultimamente era stata messa in discussione da scelte opinabili.

Tuttavia, come sempre più spesso accade per via di iniziative editoriali di discutibile qualità, ad alcuni irriducibili polemisti alcune cose non sono piaciute.

Ad esempio del Carnevale Estivo è stato criticato il percorso della prima giornata, organizzato secondo un circuito che ha previsto la copertura  della zona sud del lungomare, con giravolta a due passi dalla posa dei cordoli gialli (noti come “torroncini”), che delimitano il tratto presuntivamente inaugurato della pista ciclabile che giunge fino alla rotonda “lato nord”.

Questa occorrenza è stata interpretata da qualcuno come una “mancanza di rispetto” per le attività site nel segmento settentrionale del tratto non recintato del waterfront, sentimento amplificato dai “soliti” detrattori digitali che – con pagine di recente pubblicazione sul web – hanno iniziato a battere la gran cassa della calunnia gratuita con finta polemica senza riscontro.

Eppure, parlando con gli organizzatori, la spiegazione di quella svolta “obbligatoria” è divenuta cosa semplice.

Stante la circolare diramata dal Ministero dell’Interno successivamente ai fatti verificatisi a Torino in occasione dell’ultima finale di Champions League, tutti gli eventi pubblici sono stati rimodulati.

Ad esempio, considerata la presenza dei “torroncini” a margine della via carrabile del lungomare, i dispositivi di sicurezza hanno imposto il divieto di transito per i carri allegorici, perché impossibili da gestire in caso di manovra repentina, ed esposti alla possibilità di incastrarsi – com’è accaduto ad un centauro in sella ad una vespa – negli interstizi tra un cordolo e l’altro.

Anzi, a volerla dire tutta, anche ciò che è stato fatto sarebbe stato passibile di divieto, perché ormai è necessario segnalare (come ad esempio è accaduto a Fuscaldo per la kermesse “Alici in Festival”), le vie di fuga in caso di evacuazione immediata.

Bisogna inoltre aggiungere le normative antiterrorismo recentemente deliberate, funzionali ad evitare situazioni come quelle di Barcellona, che prevedono l’installazione di barriere protettive zavorrate con cemento.

Una vera selva di cavilli che forse, prima di inveire da dietro un monitor, sarebbe opportuno considerare, soprattutto per non mortificare il lavoro di tutte quelle persone che hanno contribuito a rendere vivace e partecipata una bella fetta dell’estate cittadina.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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