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Paola – Il Centro Operativo ferrariano è un enigma da Protezione Civile

Nello scorso mese di maggio, mentre la politica era impegnata a correre verso le elezioni, l’amministrazione comunale continuava ad inaugurare plessi ed  altri edifici idonei a dimostrare l’impegno profuso su vari fronti.

Tuttavia, malgrado la “pompa magna” con cui s’annunciavano certi tipi di realizzazioni, la realtà è stato spesso avara di soddisfazioni e – comprendendo nel novero anche l’esito elettorale – per l’armata ferrariana è soventemente giunta la smentita.

Un esempio in tal senso è costituito da quegli edifici scolastici riammodernati secondo una regola d’arte che non prevedeva un fissaggio permanente dello stucco, o  per quel Centro Operativo Comunale (Com-Coc) svelato al mondo proprio nel mese della Madonna con dichiarazioni roboanti di cui oggi non s’avverte più nemmeno l’eco.

Spulciando la cambiale dei ricordi, balzano alla mente le parole pronunciate dall’ex primo cittadino nella circostanza in questione.

«Si tratta – disse all’epoca Basilio Ferrari parlando del plesso scolastico rimodulato a via Gaudimare – di un risultato molto importante per rendere effettiva non soltanto per il Comune di Paola ma su tutto il territorio interessato dei 12 comuni coinvolti l’azione di monitoraggio, di prevenzione e di intervento. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le associazioni ed i volontari che hanno collaborato, che continueranno a collaborare con l’ente e che troveranno adesso nel Centro Com un riferimento strategico ed insostituibile – concluse l’ex sindaco nel maggio scorso – per le loro attività di prezioso supporto alla macchina pubblica».

Considerando lo stato dell’arte, con la Prefettura e la Regione che continuano a considerare l’Utc di Via Baracche come sede Com-Coc, verrebbe spontaneo utilizzare la stessa espressione pronunciata dal sindaco Roberto Perrotta nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quando rivoltosi ai suoi predecessori per biasimarne la mancanza di consequenzialità tra gli annunci perpetrati e le azioni realmente messe in campo, ebbe a dire: «Quante belle parole, che lezioni di vita!».

Perché nel frattempo, al famoso svelamento del 18 maggio scorso, non prese parte nessun referente apicale della Protezione Civile e nessuna autorità ulteriore rispetto all’ex sindaco, l’ex presidente del consiglio e gli ex assessori (giusto una delegazione di volontari afferenti ad associazioni che avrebbero poi dovuto utilizzare la struttura).

Allo stato attuale, senza un atto d’indirizzo amministrativo, quel Com è come se non esistesse.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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