Marsili Notizie Sito di Notizie sommerse e di informazione attiva
Related Articles
In un’atmosfera densa dell’odore di libri, ordinati su scaffali sormontati da numerosi trofei e premi letterari, lo studio di Ernesto Carnevale è una finestra che affaccia su un panorama terrazzato in versi poetici.
Sulla spaziosa scrivania, zeppa di fogli sparsi e pagine manoscritte, spicca l’assenza del computer, e sulla cassettiera dove oggigiorno troneggiano dispositivi elettronici d’ogni sorta, c’è soltanto una ceneriera con qualche mozzicone di sigaretta consumato.
Composte in una pila abbastanza voluminosa, le raccolte di poesie dell’avvocato campeggiano accanto alla sua ultima fatica, un “Dizionario di artisti e scrittori contemporanei” accessibile anche ai neofiti, redatto con la naturale semplicità scaturita dalle tante esperienze condotte nel settore (Carnevale è anche nel comitato di redazione del giornale “Calabria Letteraria”).
Affissi alle pareti, impreziositi da cornici fatte a mano, tanti attestati di riconoscimento certificano l’impegno profuso in vari ambiti della cultura.
Ultimo, in ordine di tempo, quello relativo al concorso di Massa Carrara, “Città fiabesca di Mare e Marmo”.
Tra i tanti premi ottenuti, la poesia di Ernesto Carnevale si arricchisce quindi di un altro importante riconoscimento, che travalicando i confini nazionali si colloca nel contesto europeo, caratterizzante il premio letterario toscano.
Analizzando le diverse recensioni elaborate dai critici, si può certamente affermare che la poesia di Ernesto Carnevale è “moderna”, non convenzionale, libera da schemi prefissati, da facili e reclamistici impegni.
Poesia ritenuta, pertanto, sentita e sofferta: e con ciò se ne evidenzia la sostanzialità, l’ispirazione, l’immediatezza, la profondità di emozioni e commozione.
Poesia ispirata «perché vivissime e plastiche – a parere della critica – sono le immagini sempre nuove ed immediate, mentre il tema trattato ha sviluppi imprevedibili, come i riflessi poliedrici di un vaso di cristallo».
Poesia che si completa nella sostanza e nella forma, perché all’intima profondità poetica si accoppia la fluidità letteraria, la proprietà linguistica, la scioltezza dei versi, la dosata semplicità musicale dei termini usati: retaggio di un culto del bello che i severi studi umanistici di una volta riuscivano ad infondere, entrando a far parte della personalità.
Poesia libera che non si prefigge tesi o mete, ma che canta, senza particolari vincoli, l’alternarsi continuo degli stati d’animo delicati o forti, tristi o lieti, ma che reciprocamente tante volte si fondano, così che una visione pessimistica si attenua in una luce di speranza.
Tale giudizio complessivo, nella diversità della terminologia adoperata da critici interessati o consultati, cristallizza il presente di Ernesto Carnevale, prospettando sempre più soddisfacenti traguardi.
