basilio ferrari

Paola – Ferrari unico oppositore di minoranza. Ricorso accolto: si discuterà

Tra i sei componenti della minoranza consiliare, quello che sta maggiormente distinguendosi per abnegazione oppositiva, è senz’altro l’ex sindaco Basilio Ferrari.

Dando seguito alle premesse con cui s’è presentato alla prima adunanza, il portacolori della coalizione sconfitta al ballottaggio, ha propugnato la sua causa sull’incompatibilità tra Roberto Perrotta e la carica pubblica rivestita (insieme ad altri della sua maggioranza), ottenendo la fissazione di un’udienza sul suo ricorso, che si terrà nel Febbraio dell’anno prossimo.

È il solo consigliere di minoranza ad aver firmato, ma non è l’unico ad aver intentato questa causa.

Insieme a Basilio Ferrari, infatti, ci sono: il leader regionale del Pri, Sergio Stancato, quattro ex assessori, Paolo Siciliano, Dario Gaetano, Francesco Sbano e Stefano Giovanni Mannarino, nonché l’ex consigliere comunale Francesco Serpa.

A quanto pare, la giunta “uscita” non è al completo, perché all’appello manca il nome di Marco Cupello, un elemento che già dal giorno successivo al risultato elettorale – malgrado la sua presenza sui palchi comiziali – era dato non proprio incline a continuare il percorso che ha condotto alla sconfitta. Cupello, inoltre, è anche espressione “ufficiale” di una determinata ideologia partitica, quella dell’Udc, che non pare seguire una filosofia politica reazionaria.

Quindi, scomponendo gli elementi del gruppetto firmatario, si potrebbe pensare che dietro il ricorso ci siano quantomeno i “placet” di Forza Italia (Mannarino e Ferrari), Partito Repubblicano (Stancato e Siciliano), Grande Paola (Francesco Sbano) e i suoi “ex” (Gaetano e Serpa).

Cospicua parte della coalizione di centrodestra, tuttavia decisamente atipica.

Per quanto concerne Grande Paola, che con Maria Pia Serranò sta votando favorevolmente a tutte le proposte di Perrotta, la situazione è decisamente particolare. Forse è indice addirittura di una spaccatura interna alla famiglia, con madre e figlio su posizioni divergenti (perché l’ex vicesindaco Francesco Sbano è figlio della capogruppo di minoranza, Maria Pia Serranò).

Forza Italia, senza Antonio Lo Gatto – che ha comunque avuto “il fegato” di reggere la sua prima ed unica presidenza consiliare (all’atto dell’insediamento di Roberto Perrotta) – si presenta coesa e, considerando l’addio alla politica di Mimmo De Rosa, ha espresso il suo massimo potenziale rappresentativo del livello locale.

Il Partito Repubblicano, rimasto fuori dal consiglio comunale per una manciata di voti (tant’è che è in corso una querelle giudiziaria tra l’ex presidente del consiglio, Emira Ciodaro, e il consigliere di minoranza Vincenzo Limardi), conferma la sua carica oppositiva extraconsiliare, già testimoniata sui muri con manifesti eloquenti.

Malgrado l’unicità consiliare, l’azione intrapresa da Basilio Ferrari non è parsa inopportuna agli organi inquirenti, e in un’aula di tribunale finalmente si capirà cosa significano le accuse a Roberto Perrotta, Francesco Città, Giuseppe D’Andrea, José Grupillo, Ivan Ollio, Giovanni Politano, Francesco Sorace e, dulcis in fundo, Graziano Di Natale.

Dall’esito di questo procedimento si apriranno parecchi scenari.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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