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In ordine crescente, la giunta Perrotta – con la sola assenza del sindaco – ha deliberato gli atti n.152, 153 e 154.
Un “trittico” di approvazioni riservate ad un unico tema, vale a dire l’adeguamento sismico.
Declinato nelle forme da riservare al “palazzo di città”, al “palazzo comunale”, e “all’autoparco comunale”, l’intento degli amministratori è quello di accedere ai finanziamenti per interventi di adeguamento sismico di edifici strategici.
«In conseguenza di ciò – si legge nel documento approvato – la Regione Calabria ha pubblicato una “Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati all’esecuzione di interventi di adeguamento sismico ed eventualmente di demolizione e ricostruzione di edifici strategici” […] l’interesse di questa Amministrazione è quello di non perdere l’occasione per concorrere ai contributi ministeriali».
Per perseguire questo fine, la strategia è stata quella di coinvolgere l’Utc (che sotto la guida Pavone non è parso brillante su questo fronte, si pensi alla scuola Baracche).
Ma dato che, così come hanno sancito gli assessori riuniti sotto la presidenza del vicesindaco Cassano, «presso l’Ufficio Tecnico è in servizio personale tecnico qualificato», proprio ai professionisti che compongono il settore è stato dato incarico di redigere il progetto per gli interventi di adeguamento.
Pertanto, coinvolgendo esclusivamente personale del comune, gli amministratori si apprestano a chiedere 4milioni 666mila 566euro e 24centesimi, da suddividere per gli interventi su edifici le cui caratteristiche collimano nell’avere una funzione di coordinamento degli interventi in caso di calamità; nel ricadere in aree sismiche di categoria 2° (e non in aree a rischio idrogeologico tipo zona R4) nonché nel non essere stati realizzati dopo il 1984.
