basilio ferrari

Paola – Entrate nel bilancio comunale: 200mila€ verranno da Diamante

Stanti le risultanze emerse dall’ultimo consiglio comunale, l’ente amministrato da Roberto Perrotta potrà giovarsi di due entrate “inattese” sul fronte delle finanze.

La prima riguarda la contabilizzazione degli introiti accreditati agli amministratori che – nel 2010 – non crearono i presupposti per il rispetto del patto di stabilità; la seconda, verte su un incasso da 200mila euro che per Paola si concretizzeranno allorquando il comune di Diamante li verserà come quota di partecipazione allo stipendio dell’ex segretario generale.

Secondo quanto venuto a galla nell’aula “Lo Giudice”, per il garante amministrativo ingaggiato al tempo della sindacatura di Basilio Ferrari, la busta paga proveniva interamente dalle casse della città del Santo, malgrado lo stesso operasse anche per l’amministrazione diamantese.

Incamerato questo risultato, il consigliere socialista Pino D’Andrea è intervenuto sulla questione degli emolumenti “restituiti” da lui e qualche altro della maggioranza.

«All’epoca (cioè quando c’era da notificare la restituzione del surplus nelle indennità percepite nonostante lo sforamento del patto di stabilità, ndr) la consigliera Anselmucci era a capo dell’ufficio ragioneria e a me, personalmente, non ha mai chiesto niente. Quindi i soldi che ho versato ultimamente, li ho versati perché solo adesso mi è arrivata a casa una notifica con l’ingiunzione di corrispondere 127 euro. Non all’epoca».

Nel prosieguo del suo intervento, il consigliere del Psi ha messo sul piatto anche la questione relativa al surplus di tributi che il comune ha dovuto restituire ai cittadini, una faccenda che riguarda anche l’attuale sindaco che, nonostante agli altri sia stato riconosciuto il diritto di recupero delle somme, è rimasto escluso dalle restituzioni.

«La ragioniera Anselmucci (ex capoufficio del comune e attuale consigliere di minoranza di Progetto Democratico con Pino Falbo, ndr) ha avuto un carteggio con il sindaco (Perrotta, ndr) e mi sembra – ha detto D’Andrea – che da un certo punto in poi non ha più risposto alle richieste di chiarimento».

A questa constatazione, malgrado il microfono spento, la consigliera di minoranza ha risposto: «Non l’ho avuto più io» (volendo forse significare una perdita di padronanza della materia, avvenuta probabilmente nel corso dell’amministrazione Ferrari) .

Quindi D’Andrea è partito all’attacco dell’ex sindaco, tempestandolo di domande quali: «Perché Ecologia Oggi fa un decreto ingiuntivo di 2milioni di euro prima delle elezioni? Perché il sabato prima del ballottaggio chiamate (il riferimento diretto a Ferrari, ndr) 50 persone a lavorare sulla spiaggia? Con quali soldi dovevate pagarli? Con 15mila euro? Questo non è voto di scambio, assolutamente, ci mancherebbe altro. A Piano Torre l’altra volta ho scoperto che per non curanza, per sciatteria, si doveva collaudare un ascensore da 40mila euro e l’amministrazione precedente, nonostante i solleciti, non lo ha fatto. Adesso l’ascensore va completamente rifatto perché è fuori norma. Così come 40mila euro dobbiamo darli alla ditta delle luminarie, che li avanza dall’anno scorso. Io non so – ha concluso D’Andrea tornando alla questione della restituzione delle indennità degli amministratori del 2010 – se i dirigenti, i capisettore e i funzionari dell’epoca potevano prendere le indennità e gli incentivi che hanno percepito».

Un dubbio che getta ombre su altri consiglieri.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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