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Paola – Palumbo-Iannivò e minibus: finanziamenti “rinunciati” da Ferrari

Correva il mese di maggio del 2016 quando, con Basilio Ferrari “saldamente” alla guida del Sant’Agostino, su queste colonne è comparso un allarme riguardo la possibilità di perdere (pagandone le conseguenze) i finanziamenti relativi alla (ri)messa in funzione dei minibus “navetta” e alla realizzazione della strada “Palumbo- Iannivò”.

Nel “Bollettino Ufficiale della Regione Calabria” (Burc) pubblicato a quel tempo, il comune di Paola veniva annoverato tra i “rinunciatari” del beneficio maturato durante la seconda amministrazione Perrotta, quando grazie al lavoro certosino dell’allora assessore José Grupillo, era stato ottenuto un finanziamento scaturito da un Pisl che agiva su due canali perfettamente appaiati e reciprocamente finanziati con identiche somme.

Il senso di questa situazione si evinceva nelle misure adottate come metro contabile, ovvero la “321” (destinata ai minibus) e la “125” (che serviva per la strada di collegamento “Palumbo-Iannivò”), entrambe erogate per metà del loro valore con la clausola che l’intero pagamento venisse finalizzato entro la data del 3 dicembre 2015.

L’amministrazione Ferrari, stante ciò che è stato sottoscritto dai responsabili di ambo le misure, dopo aver “incamerato” 130mila euro d’anticipo (65mila per ciascuna “misura”), ha successivamente rinunciato al beneficio concesso al comune, motivo per cui dalla Regione s’è proceduto alla revoca del finanziamento, alla decadenza della domanda e al “recupero” delle somme erogate a titolo di anticipo più “eventuali” interessi.

A distanza di un anno e sei mesi dall’allarmante segnalazione, la situazione s’è definitivamente palesata, col settore regionale riservato all’agricoltura e alle risorse agroalimentari che ha richiesto la restituzione dell’intero “anticipo”, decretando – a questo punto – una vera e propria Caporetto per le casse del comune, perché gli interessi  del 10% andrebbero calcolati su 130mila più 130mila euro (visto che oltre ai pulmini anche la strada è rimasta ferma al palo).

L’amaro in bocca per come la questione è stata gestita da Ferrari e dai suoi supporters, aumenta se si considera che i pulmini utilizzabili per il trasporto “urbano” sono rimasti per parecchio tempo a marcire in un parcheggio (con un terzo da 13 posti non ancora immatricolato e, a quanto pare, da pagare per intero).

Stesso dicasi per la strada Palumbo-Iannivò, mai presa realmente in considerazione ma ripresa dall’alto con un drone da “campagna elettorale”, il cui utilizzo è stato ovviamente pagato a colui che lo pilotava.

Ora bisogna capire che fine abbiano fatto quei soldi dati, nell’agosto 2012, dalla Regione a favore del comune di Paola, una cifra che sarebbe dovuta servire per pagare la ditta e immatricolare i pulmini, che invece – nonostante l’erogazione – sarebbero rimasti addirittura a costituire una voce debitoria nel dissesto dichiarato da Ferrari.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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