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Paola – News Scuole: costo mensa (già ridotto del 18,6%) scenderà ancora

L’indirizzo assunto dall’amministrazione comunale sul piano dei servizi a domanda individuale, è diretto alla razionalizzazione dei costi all’utenza.

Con un’operazione mirata alla rimodulazione delle tariffe, ricollocate nell’alveo delle approvazioni consiliari disattese in precedenza, il costo del servizio mensa è stato già abbassato del 18,61% e portato dai 57,50 euro richiesti in passato, agli attuali 46,80 euro.

Grazie alle migliorie apportate con il nuovo bilancio di previsione (da approvarsi entro il prossimo 28 febbraio e che potrebbero comportare ulteriori diminuzioni del costo con effetti “retrodatabili”, nel senso che le mensilità pagate con l’attuale tariffazione saranno rimborsate o sgravate sulle rette successive), l’attenzione verso la scuola ha subito un incremento, permettendo maggiore incisività a garanzia del diritto allo studio.

In quest’ottica sono da intendersi gli sgravi previsti per le famiglie numerose e per le categorie più deboli.

Sul fronte dei trasporti, l’intenzione è quella di potenziare il parco mezzi, attraverso procedure di cofinanziamento regionale, da richiedere attraverso il piano per il diritto allo studio da presentare entro Aprile.

Inoltre, qualora il comune dovesse rientrare tra gli enti  con i requisiti, c’è allo studio un progetto per impiantare un servizio di assistenza sugli scuolabus, sempre in regime di cofinanziamento con la Regione.

Seguendo poi le direttive ministeriali, improntate alla tutela della salute degli scolari, in via sperimentale è stata proposta l’approvazione del “pedibus”, una sorta di pulmino a trazione pedonale animato da un corteo di alunni che, passeggiando nel tepore delle giornate primaverili, verranno invitati a fare moto sin dal momento di recarsi a scuola (e poi di far ritorno a casa).

Ovviamente l’iniziativa sarà rivolta preliminarmente a coloro che abitano in zone prossime agli istituti del centro urbano.

Ritornando invece alla mensa, la gara per l’affidamento del servizio ha premiato l’offerta che presentava anche il minor impatto ambientale possibile, secondo i requisiti della “Green Public Economy” (“risparmio energetico” e prodotti “bio” o a “Km0”).

Inoltre, il menu che viene somministrato è stato redatto dal dirigente dell’ufficio igiene di Cosenza, il quale lo ha calibrato secondo le esigenze dei bambini.

Un’eventualità, quest’ultima, che rende ancor più “appetitoso” lo sgravio della tariffa e la possibilità di esenzione già a partire dal terzo figlio.

Con queste decisioni preliminari, l’obiettivo di incentivare la natalità in un comune che – l’anno scorso – ha registrato meno di cento nascite, inizia ad essere messo a fuoco, nella speranza di centrarlo in un tempo ragionevole.

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