emira ciodaro

Paola – La maggioranza risponde a questioni sindacali e di “lana caPRIna”

Il fine settimana ormai alle spalle, è stato un periodo molto concitato sul piano della critica all’azione di governo cittadino messa in campo da Roberto Perrotta.

Oltre alle esternazioni del leader della minoranza Pino Falbo, delle quali è stato dato conto ieri, ci sono state almeno altre due prese di posizione “ufficiali” provenienti da ambienti sindacali e da frange della rappresentanza extraconsiliare rimasta esclusa dall’aula Lo Giudice per una manciata di voti.

A fare da testa d’ariete per aprire una breccia successivamente utilizzata dal partito regionalmente gestito da Sergio Stancato, è stato il segretario provinciale della Cisl, Gerardo Calabria, il quale ha inteso tirare le parti ai lavoratori della società che – in seguito all’interdittiva antimafia che ha colpito il precedente gestore del servizio idrico integrato cittadino – sta provvedendo a far funzionare la rete e il depuratore.

Prendendo spunto dalla mancata corresponsione di tre mensilità dello stipendio, il sindacalista ha puntato il dito contro la «politica degli affidamenti diretti, a dispetto della predisposizione di un bando di gara europeo».

Secondo quanto riportato dal Quotidiano del Sud, la Cisl contesta la «proroga per altri due mesi dell’affidamento del servizio a Ecotec. Sono già passati sette mesi dall’insediamento dell’amministrazione Perrotta – spiega Calabria – più che sufficienti per predisporre un bando o comunque avviare una gara pubblica». Invocando l’intervento dell’Anac, che a breve dovrebbe convocare a Roma il sindacato, Calabria ha reso noto che «il Comune ha ottenuto da Ecotec un abbassamento del canone del 10 per cento. Mi chiedo – ha quindi chiosato il sindacalista – abbasseranno le tasse? L’Azienda quindi possiede i soldi per pagare i dipendenti? E la qualità del servizio? ».

Sul terreno reso agevole da questo tipo di intervento, la segretaria provinciale del Partito Repubblicano (PRI) Emira Ciodaro ha suonato la carica, che dal trampolino d’argomenti predisposto dalla Cisl è finita con l’aprire un’altra paginata di cronaca politica.

«Dicevano: “Noi faremo tutte le gare con assoluta trasparenza” – ha rimarcato l’ex presidente del consiglio comunale cittadino – mi pare che un sindacato di tutto rispetto come la Cisl sta facendo una battaglia perché si proceda alla gara per la depurazione con un bando europeo non con continue proroghe, non pagando nemmeno i dipendenti».

Quindi una serie di invettive contro l’azione di governo dell’attuale maggioranza, messa nel mirino per la pressione fiscale (i cui attuali effetti sono ancora ascrivibili alla precedente amministrazione di centrodestra), per il terreno da destinare alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco (che così come è stato reimpostato oggigiorno è divenuto nuovamente competitivo rispetto a quello messo a disposizione da Fuscaldo), per la concessione di territorio montano accordata ad un privato (ripristinando i canoni di una deliberazione consiliare osteggiata in precedenza) e lamentando provvedimenti “ad personam” nel bene e nel male.

Ebbene, a stretto giro di posta, immancabile, è giunta la replica degli attuali inquilini del Sant’Agostino.

Dalle parti della Coalizione di Salute Pubblica, la risposta all’esponente del Pri è stata affidata ad una nota inviata al Quotidiano del Sud.

«Nell’esercitare il consueto diritto alla ormai nota pratica “passiamo il tempo a criticare” – hanno chiosato dai banchi della maggioranza – (lei ancora resiste non avendo accettata la bocciatura dell’elettorato), la Ciodaro avrà dimenticato questioni ben più serie e gravi sulle quali, chiaramente, ha taciuto ieri e tace anche oggi. Tace, ad esempio, la dottoressa Ciodaro, sulle perquisizioni operate da Carabinieri e GdF alle sedi comunali, sotto la gestione Ferrari, i cui risvolti saranno certamente noti alla chiusura delle indagini preliminari. Tace, poi, sulla interdittiva antimafia alla società affidataria diretta di incarico pubblico, per ben cinque anni, dalla gestione Ferrari. Tace, ancora, sulle assunzioni clientelari con cui, tra l’altro, hanno illuso cinquanta padri di famiglia: assunti il sabato prima del voto al ballottaggio, per due mesi, ed a soli 200 euro al mese. Su questo non parla. Parla, però, la dottoressa, di questioni di “lana caprina” su cui, comunque, altera, come sempre e sua abitudine, la realtà. Tace poi, ancora, su tutti i danni arrecati a questa città: l’annullamento del Psc; la perdita della caserma dei Vigili del Fuoco; la perdita di numerosi finanziamenti regionali (scuola in primis) per varie riscontrate incapacità; le bollette dell’acqua basate su tariffazione alterata, come riscontrato dall’agenzia di settore – proseguono dai banchi dell’ala sinistra dell’aula “Lo Giudice” – Non parla, la dottoressa Ciodaro, delle diverse centinaia di migliaia di euro di debiti fuori bilancio che, secondo quanto hanno riferito i revisori dei conti, non riceveranno alcuna approvazione dall’organo tecnico e, quindi, dovranno essere appianati da chi li ha provocati, ossia da Ferrari e compagni. Non parla, ancora, l’ex presidente del consiglio, della gestione di beni e immobili comunali affidati a quattro soldi a loro amici e sui quali, purtroppo, nemmeno sono stati incamerati in questi anni, i pochi spiccioli previsti, danneggiando le casse comunali. Non parla della pratica tanto in voga nella ex maggioranza di demonizzare e denigrare, su internet, gli avversari con l’anonimato e la calunnia. Mai una parola di condanna verso i “leoni da tastiera” che per cinque anni, nascondendo la propria identità, hanno diffamato gente perbene, non solo politici, determinando l’avvio di inchieste penali per diffamazione aggravata dall’uso della pubblicità. Ci sarebbe piaciuto – prosegue la reprimenda della maggioranza – che la dottoressa si esprimesse anche su queste forme di inquinamento del contesto sociale, avendo lei rivestito un ruolo importantissimo, in modo pessimo con arroganza superbia e poco senso democratico secondo noi, quale presidente del consiglio, anziché parlare sempre e solo di “lana caprina” ». Quindi sulle tariffe: «I cittadini sanno bene che l’aumento della tari e del servizio idrico con le relative bollette che sono state recapitate e/o stanno per essere recapitate sono il frutto della scellerata amministrazione precedente e volute fortemente dalla dott.ssa Ciodaro dal sindaco Ferrari e dalla sua amministrazione, ricordiamo agli smemorati/e che venne deliberata in consiglio la rateizzazione degli importi tanto esano esose le somme previste, che avevano creato imbarazzo agli stessi. Tutti sanno che le bollette sono state furbescamente nascoste nel cassetto per evitare oltre che una sommossa popolare anche una disfatta elettorale». Poi, cambiando argomento, la maggioranza ha aggiunto: «Ci piacerebbe sapere che fine ha fatto il bando europeo per un importo di 12 milioni di euro per la redazione, da parte dell’Università della Calabria, del Project Financing, e ci piacerebbe sapere cosa ha prodotto la delibera di Giunta n°73 del 18/05/2016 con la quale si approvava lo schema di convenzione con la università per il supporto tecnico-scientifico per la redazione del progetto». Stesso ragionamento vale per il servizio di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani (Rsu), «affidato per 3 anni senza gara ad un valore raddoppiato rispetto alla gestione Perrotta, sino a quando è stata esperita la famosa gara europea, e firmato un contratto capestro, che non sono stati capaci di onorare visto che proprio durante le elezioni hanno ricevuto un decreto ingiuntivo di 2,5 milioni». Per non parlare delle cooperative: «Ecopa, che pure aveva già raggiunto discreti risultati sulla differenziata, è stata messa in soffitta, o più correttamente sui tetti, mentre per cinque anni si spendeva un milione di euro in proroghe di affidamenti a cooperative costituite alla bisogna (non degli operai, ma di chi ne voleva il voto)». Malgrado questa «catastrofe», tornando al servizio idrico, la maggioranza aggiunge: «Abbiamo attivato gli uffici comunali competenti per predisporre l’iter che ci porterà alla realizzazione e pubblicazione di un bando europeo per l’affidamento del servizio stesso. Faremo, cioè, quello che l’amministrazione uscente non ha fatto in cinque anni, prorogando l’affidamento del servizio, peraltro ad una ditta che ha incassato come detto, una interdittiva antimafia. Vicende, queste ultime, famigerate perché trattate dalla stampa e non certo dalla Cisl – ecco la strigliata al sindacato di Calabria – la quale, in quel tempo, non sembrava essere interessata, né a interdittive antimafia, né a tariffe del servizio idrico falsate. Forse non era conveniente. Nessun problema. Ce ne faremo una ragione». Intanto, la maggioranza ricorda che sta «cercando di risolvere la vicenda delle tariffe idriche sballate, grazie all’amministrazione uscente, anche questa amica di Calabria, che ci consentirà di regolarizzare la posizione di migliaia di cittadini e abbattere i costi del servizio – e quindi la tassazione – per il futuro. È un ginepraio creato dai nostri predecessori che stiamo cercando di risolvere in sintonia con l’Autorità di settore e gli uffici comunali. Provvedimenti – conclude la nota – che sono già in itinere come il taglio sugli oneri concessori o che saranno ufficializzati quanto prima».

Stanti alcune indiscrezioni, nei prossimi giorni dovrebbero giungere novità sostanziali su piani relativi a servizi di fondamentale importanza per i cittadini, e – tra le altre cose – arriveranno documenti che smentiscono in maniera categorica delle fantasiose macchinazioni che stanno infestando il web, generando – per chissà quali interessi di parte – confusione nei lettori e nella popolazione.

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