Carmelo Meo, ex candidato a sindaco ed imprenditore nel settore della comunicazione, da conoscitore dell’ambito in questione – in città, dopo l’esperienza con “Radio Punto Nuovo” è noto anche perché gestì l’agenzia pubblicitaria “Idea Viva” – ha tuonato contro alcune affissioni murarie nel comune.
Una situazione che, dopo aver specificato che «si ripete quotidianamente», Carmelo Meo ha “denunciato” sul suo profilo Facebook (https://www.facebook.com/carmelomeo/posts/10214345371927161).
Le parole con cui l’ex candidato cinquestelle – quindi inquadrabile nell’opposizione “extraconsiliare” – ha spiegato il suo punto di vista, sono state poste come didascalia della foto che segue:
«Questa affissione fatta dal COMUNE di PAOLA è ABUSIVA in quanto, a prescindere dall’autorizzazione eventualmente ricevuta, il manifesto è collocato in spazio vietato.
Riflessione sul nome del REATO:
– il Cliente o chi per lui, sono certo ha pagato il tributo;
– l’ufficio affissione del comune ha fatto affiggere i manifesti pubblicitari consapevole di commettere un illecito;
– chi è preposto alla sorveglianza ed al rispetto della legge non si comprende bene se avalla tale situazioni oppure è dormiente;
Conclusione per AIUTARMI ad individuare il nome del REATO:
il Cliente PAGA il Comune per ricevere un (pessimo) SERVIZIO ABUSIVO di cui il comune (forse) non risponderà mai davanti alla legge
Personalmente sono fiducioso, come sempre è questione di tempo
#affissioneabusiva».
Il cliente che ha pagato si è lamentato? Se si chieda al Comune una nuova affissione, se no trattasi di cercare “Finucchieddi i timpa”