graziano di natale

Paola – Falbo lamenta inadempienze, Di Natale risponde “chiavi in mano”

Confermando l’attitudine combattiva che, sin dal primo giorno, ha contraddistinto l’impegno consiliare degli esponenti di “Progetto Democratico”, Pino Falbo (ex candidato a sindaco per la compagine di centrosinistra) e Anna Anselmucci (ex responsabile dell’ufficio ragioneria del comune di Paola), al termine di una riunione operativa hanno diramato una nota al vetriolo contro l’attuale assetto amministrativo in voga al Sant’Agostino.

L’argomento verte sulle «mancate risposte degli organi municipali e consiliari alle diverse interrogazioni e richieste di accesso agli atti», che proprio gli esponenti della minoranza hanno prodotto sia nel 2017 che nel 2018.

«Pretendiamo di essere messi in condizione di operare, nel ruolo di minoranza, per dare piena legittimità alla volontà popolare», è il senso del richiamo rivolto tanto al sindaco Roberto Perrotta, quanto al presidente del consiglio, Graziano di Natale, e alla segretaria comunale, ai quali – stante ciò che sostengono i falbiani – sono state indirizzate diverse missive protocollate.

«Ma non erano loro che, negli anni passati – denunciano gli esponenti di Progetto Democratico – contestavano ogni giorno l’ex amministrazione in carica, per le mancate risposte alle interrogazioni consiliari?  È proprio curiosa questa strategia di predicare bene e razzolare male, in modo palese e documentato, mettendo sotto i piedi i diritti delle forze consiliari di minoranza e dei loro rappresentanti».

Entrando nello specifico, i “falbiani” hanno messo il dito nella piaga su alcune questioni, come ad esempio l’interrogazione «con risposta scritta e accesso agli atti, del 19 settembre 2018, con si chiedevano lumi sui lavori di messa in sicurezza della collina  dell’ospedale, ad oggi ancora non iniziati. Ricordiamo, a tal proposito, che l’articolo 54 del regolamento del consiglio comunale (comma 15) obbliga il sindaco a fornire risposta entro 10 giorni, se questa non viene fornita – come è accaduto – dal presidente del consiglio comunale. Nessuna risposta nemmeno alla interrogazione consiliare sulla questione del ritardo della derattizzazione nelle scuole. Nessuna risposta nemmeno sulla interrogazione relativa alla pulizia dei torrenti e fiumi. E poi ci sono anche istanze vecchissime, risalenti al 2017, a cui nessuno ha risposto, come ad esempio la questione della pericolosa fermata dei pullman sulla SS18. Su tale argomento, peraltro, abbiamo inviato anche un sollecito, purtroppo anche questo inevaso. Pertanto ci chiediamo: dobbiamo rivolgerci a Sua Eccellenza il Prefetto per ottenere tutela e rispetto dei ruoli? Se costretti – hanno concluso gli esponenti di Progetto Democratico – lo faremo».

A stretto giro di posta, dal detentore delle chiavi dell’aula “Lo Giudice” è arrivata la replica.

Il presidente del consiglio comunale, Graziano Di Natale, direttamente tirato in ballo dai “falbiani”, non ha esitato a fornire le necessarie precisazioni agli esponenti della minoranza.

«Preme ricordare a tutti che la Presidenza del Consiglio Comunale è organo terzo e come tale ha il preciso compito di assicurare, a tutti i consiglieri comunali, l’esercizio delle funzioni attribuite dal regolamento e dallo statuto. Ciò posto – prosegue il vertice dell’assise cittadina – i consiglieri Falbo e Anselmucci, le cui prerogative non saranno lese, hanno però confuso l’applicazione della norma che disciplina le interrogazioni. Infatti l’articolo 50 comma 15, richiamato dagli interroganti, non è applicabile alla fattispecie in questione poiché disciplina le interrogazioni effettuate durante i lavori del consiglio comunale. I consiglieri proponenti invero hanno presentato interrogazioni di cui all’articolo 24 del Regolamento del Consiglio Comunale vale a dire poste fuori dai lavori del consiglio e protocollate all’Ente. Tali interrogazioni soggiacciono a disciplina diversa i cui tempi di risposta non sono 10 giorni ma 30 così come stabilito dal comma 3 art 24 regolamento del Consiglio Comunale. La precisazione di cui sopra – conclude la nota ufficiale della presidenza – al fine di invitare i consiglieri comunali tutti ad una attenta lettura e studio del regolamento e dello statuto del Consiglio per assolvere al meglio il mandato che ricoprono».

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