graziano di natale

Paola – Politica “di Ponzio Pilato” criticata dai “falbiani”: attacco a Di Natale

Il recente spostamento del servizio di “endoscopia”, che dall’ospedale di Paola è stato trasferito a quello di Cetraro, oltre che causare un disagio all’utenza di uno spoke con due ali abbastanza distanti tra loro, ha generato una levata di scudi nella politica rappresentativa della città del Santo.

Traendo spunto dall’ennesimo atto di spoliazione della struttura paolana, gli esponenti di “Progetto Democratico” – gruppo consiliare di minoranza rappresentato da Pino Falbo e Anna Anselmucci – sono partiti all’attacco del presidente del consiglio comunale, Graziano Di Natale, il quale è anche al vertice della commissione sanità istituita in comune.

«Nel mentre si registra la chiusura e il trasferimento continuo e inesorabile di servizi e apparecchiature dall’ospedale di Paola al nosocomio “Iannelli” di Cetraro – è l’opinione diffusa a mezzo stampa – assistiamo al consueto immobilismo, ma anche a passerelle e ringraziamenti di rito (non si sa per cosa) ad opera di chi governa la nostra città verso i potenti della sanità».

Riferendosi probabilmente ad una recente conferenza stampa, in cui i vertici del Sant’Agostino hanno concluso la parte di loro pertinenza riguardo un accordo con l’Asp (clicca e vai al video), che prevede la donazione dei locali di un ex istituto scolastico nel quale verranno inseriti i servizi territoriali attualmente ubicati al terzo piano del nosocomio cittadino.

Per i “falbiani”, i passi fatti sino ad oggi sarebbero soltanto «continue chiacchiere», perché la realtà dei fatti smentirebbe ogni possibile ottimismo, basti pensare alla «puntuale chiusura ed il ridimensionamento di servizi e apparecchiature presso il nostro ospedale – proseguono gli esponenti della minoranza – non ultimo il servizio di endoscopia, come denunciato da organizzazioni sindacali nel silenzio assordante della politica che governa il Sant’Agostino. Ci chiediamo quale sia, intanto, l’utilità, da due anni a questa parte, dei proclami del delegato alla sanità, Graziano Di Natale, nel perfetto stile “armiamoci e partite”. Potrebbe tacere, guadagnandoci in dignità e belle figure, visto che alle parole non seguono mai i fatti, le proteste, le determinazioni».

Quindi le domande pungenti: «ma vi rendete conto che c’è una commissione consiliare Sanità che non si riunisce più e che non dice una parola rispetto alla spoliazione in atto? Ma è mai possibile che il Di Natale si prende pure il lusso di ringraziare pubblicamente il direttore generale dell’Asp per la sua presenza a una cerimonia, a Paola, senza proferire parola sullo smantellamento del “San Francesco”? Ma ci rendiamo conto che il sindaco e il presidente del consiglio comunale si sono recati in Regione ad incontrare il governatore Oliverio sulla vicenda della ferrovia, quando fino al giorno precedente lo hanno duramente contestato per il trasferimento di servizi sanitaria da Paola a Cetraro? Se Oliverio non è considerato “buono” per il sanità, può essere considerato “buono” per la ferrovia? La politica di Ponzio Pilato non fa bene a Paola e, soprattutto, non fa bene al nostro ospedale. Ci avevano promesso di tutto in campagna elettorale: occupazioni di ponti e ferrovie, proteste feroci a difesa del “San Francesco”, ma qui si assiste ancora a parole dolci e passerelle, mentre lo smantellamento prosegue. Il terzo piano dell’ospedale è ancora occupato “abusivamente” dagli ambulatori e il Sert è ancora a Cosenza, mentre al poliambulatorio di rione Colonne si canta e si balla. Bisogna poi potenziare servizi e liste d’attesa – concludono i falbiani –  riappropriandoci della centralità di Paola e del polo chirurgico».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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