ricorso ferrari contro perrotta

Paola – Ferrari perde pure in Appello. A Catanzaro Perrotta “resta” sindaco

«La Corte d’Appello di Catanzaro – I Sezione Civile- definitivamente pronunciando, ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione disattesa, sull’appello proposto avverso l’ordinanza emessa in data 07.06.18- così provvede:

Rigetta l’appello principale e l’appello incidentale proposto dai singoli appellati e per l’effetto, conferma l’ordinanza impugnata».

Con questa sentenza, il Tribunale adito dall’ex sindaco Basilio Ferrari, dall’ex consigliere Francesco Serpa e dall’ex assessore Stefano (Giovanni) Mannarino, ha messo la parola “fine” alla querelle messa in piedi per contestare la legittimità della terza amministrazione guidata dal sindaco Roberto Perrotta.

Un risultato tutt’altro che inaspettato, giunto al culmine di un iter giudiziario già vagliato nel Palazzo di Giustizia di Paola, dove – in prima istanza – è stata emessa un’ordinanza contraria alle lagnanze di Basilio Ferrari (in qualità di cittadino elettore e consigliere comunale di Paola) all’epoca affiancato nelle recriminazioni da Sergio Stancato, Francesco Serpa, Giovanni Mannarino, Dario Gaetano, Paolo Siciliano e Francesco Sbano (nella dichiarata qualità di elettori e cittadini del Comune di Paola).

Incassata la prima sconfitta, aggravata anche da una doppia condanna alle spese in favore di Giuseppe D’Andrea e Giovanni Politano nonché di Ivan Ollio, il gruppetto di contestatori s’è immediatamente sgranato, perdendo “pezzi pesanti” tra i quali Stancato, Gaetano, Siciliano e Sbano, personalità esperte di politica (anche se qualcuno “di riflesso”) e di legge (gli ex assessori ai Lavori Pubblici e alle Pari Opportunità sono entrambi avvocati).

Malgrado queste defezioni, il trio rimanente (vale a dire Ferrari, Mannarino e Serpa) ha inteso perseverare, infischiandosene finanche degli avvertimenti che, gli avvocati Massimo Florita e Francesco Grossi, hanno fatto presenti nel corso di una conferenza stampa (clicca per leggere e guardare) organizzata per meglio far comprendere la posizione dei propri assistiti (Roberto Perrotta, Giuseppe – José – Grupillo, Fabio Francesco Sorace, Ivan Ollio, Giovanni Politano, Giuseppe D’Andrea e Francesco Città), rispetto alla consistenza delle accuse mosse nei loro confronti.

Benché si fosse predisposta una difesa funzionale a far sanzionare pure certi altri aspetti del ricorso, che per Florita e Grossi doveva essere respinto anche in virtù delle frasi gravemente offensive e calunniose riferite ai loro assistiti, la Corte catanzarese ha ritenuto di doversi determinare solo nel merito dell’appello principale e di quello incidentale (entrambi rigettati), considerando non punibili le espressioni adoperate nel ricorso “ferrariano”, in quanto  «non travalicano il limite della continenza essendo funzionali e strettamente collegate alla difesa dell’appellante, basata sull’assunto che le somme versate dagli amministratori fossero in realtà inferiori a quelle dovute e che gli stessi non abbiano dimostrato la giusta imparzialità nell’esercizio delle loro funzioni».

Sugli aspetti più significativi dell’azione intentata, i giudici catanzaresi (dott. Alberto Nicola Filardo – Presidente – dott. Carlo Fontanazza – Giudice e  dott.ssa Beatrice Magarò – Giudice relatore) hanno quindi confermato l’ordinanza emessa dal Tribunale di Paola, per la quale qualcuno deve comunque “pagare la mossa“.

Per l’ex sindaco e gli altri due esponenti della sua passata maggioranza (tutti patrocinati dal duo di avvocati composto da Francesco Carnovale e Domenico Colaci), una doccia fredda che – forse – solo la decisione di compensare integralmente le spese del giudizio ha in qualche modo reso meno insopportabile, anche se sul piano politico resta una sconfitta sonora, probabilmente in grado di affossare anche residue velleità  elettorali già compromesse all’esito della corsa per guidare il Comune di Paola.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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