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Paola – Guasti ai treni e traffico out: la tratta “Paola-Cosenza” è un calvario

Treni vetusti, binari corrosi, carri soccorso ormai manutenuti col minimo indispensabile. Sono questi gli ingredienti con cui, ogni giorno, le Ferrovie dello Stato sfornano i servizi per l’utenza che si serve della tratta “Paola-Cosenza”.

Biglietti o abbonamenti alla mano, tantissimi pendolari ogni giorno costituiscono senz’altro una voce importante per le entrate della società che, da anni, continua a “spogliare” la tratta tirrenica cosentina di tutte quelle qualità che, in passato, l’hanno resa principale arteria per traffici e commerci.

Con l’officina di Paola ormai prossima alla chiusura, non pare assolutamente casuale che persino il “carro soccorso” abbia palesato un’avaria, rimanendo piantato tra il posto di manovra “Santomarco” (nota galleria chilometrica che attraversa la catena costiera) e il bivio di Settimo.

Procedendo per gradi bisogna partire dalla mattinata, quando – intorno alle 11.30 – un “Minuetto” (anticaglia marciante adibita al trasporto delle persone) ha lamentato un guasto fermando la sua corsa. Prontamente allertato, il carro con a bordo i manutentori e l’attrezzatura, è partito per giungere sul posto ma, come già detto, nei pressi del posto di manovra Santomarco e bivio di Settimo, anche quest’ultimo s’è fermato per un’avaria. Come fosse una “fiera dell’est”, un altro treno è servito per farsi carico delle operazioni di recupero dei passeggeri del “Minuetto”, un convoglio che anziché svolgere la propria tratta, è stato “dirottato” (quindi cancellato dalla sua normale tabella di marcia). Tuttavia anche questa operazione ha riservato la sua bella dose di disagi, perché forse a causa del guasto che ha colpito il carro soccorso, al momento di attraversare la galleria Santomarco, l’aria interna al tunnel era intasata da un denso fumo nero (forse scaturito dal diesel del locomotore adibito al recupero) che, entrato negli scompartimenti dei passeggeri, ha generato fenomeni di irritazione e bruciore delle vie respiratorie. Ovviamente, avendo ridotto all’osso il personale, anche il servizio d’assistenza ai viaggiatori è risultato non idoneo alle richieste giunte, vertenti perlopiù alla ricerca di una soluzione per tutti coloro che – a causa di questa ora e mezza di disservizio – hanno perso la coincidenza per le altre destinazioni, restando fermi a terra nella stazione di Paola.

Questo accadimento evidenzia, una volta di più, il grado di obsolescenza del parco mezzi che serve la Calabria, una regione che col passare del tempo, anziché migliorare sta peggiorando esponenzialmente.

Con l’officina paolana ormai prossima alla chiusura, è altamente probabile che di guasti simili se ne vedranno parecchi, con possibilità di esiti addirittura peggiori rispetto a quelli del semplice disagio.

E intanto la gente continua a pagare il biglietto come se il servizio offerto fosse all’altezza degli standard.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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