Un sinistro messaggio è stato lasciato in bella mostra in località “Pilusedda”, sui primi crinali della catena costiera che affaccia su Paola, due pelli di cinghiale appese ad un albero imbiancato dalla neve caduta copiosamente oggi, penzolanti ai lati di un tronco sui cui è stato fissato un cartone con la frase: «Morti di fame».
Utilizzando un codice molto arcaico, ormai stigmatizzato nell’ambito della crudeltà, qualcuno si è preso la briga di scuoiare due animali selvatici, per avvisare altri soggetti che comprendono il suo linguaggio.
Quale che sia la posta in gioco non è dato sapere, perché le montagne paolane sono custodi gelose dei propri segreti. L’ambito delle ipotesi può variare in uno spettro molto ampio di possibilità, talmente variegato da non escludere alcuna pista.
Dalle questioni venatorie fino ai litigi per un confine, tutto potrebbe rientrare nelle motivazioni per le quali qualcuno si sia potuto prendere la briga di lasciare un messaggio tanto macabro e crudele.
In attesa di un eventuale sviluppo, non resta che condividere scatti che, data la loro natura, potrebbero risultare indigesti alle persone sensibili e amanti degli animali.