ospedale di paola cs

Paola – Sale operatorie consegnate ai reparti. Dubbi e certezze sullo spoke

«Non è tutto oro quel che luccica», recita un antico proverbio.

Prendendo per buoni alcuni dubbi rimasti insoluti nell’ambito del restyling, “obbligato”, cui sono stati oggetto i locali delle sale operatorie del nosocomio paolano, pare che per cantare vittoria bisognerà ancora attendere.

Secondo alcune indiscrezioni, malgrado la consegna ufficiale delle sale operatorie avvenuta ieri mattina, sembra che sulla struttura ospedaliera cittadina pendano ancora alcuni interrogativi, relativi alla effettiva utilizzabilità dei locali predisposti per gli interventi chirurgici.

Bisogna valutare se siano stati installati dispositivi fondamentali quali il generatore di vapore della sterilizzatrice, i bocchettoni dell’aria condizionata, i gas anestetici, ed infine il collaudo. Senza dimenticare le problematiche sorte in seno alla disponibilità di personale, ormai ridotto all’osso.

Comunque, in ottemperanza a quanto rilevato dal Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri (che in seguito ad alcuni sopralluoghi, avevano disposto una sequela di prescrizioni all’Asp provinciale per lo stato fuori norma delle sale operatorie) bisogna ammettere che i lavori richiesti sono stati svolti piuttosto rapidamente, consentendo una “cerimonia di consegna” che ha restituito un po’ di ottimismo al grosso bacino di utenti che fanno riferimento all’ospedale San Francesco di Paola.

Tra i più soddisfatti per quanto accaduto, i politici locali che hanno partecipato alla cerimonia di consegna, vale a dire il consigliere provinciale (nonché presidente del consiglio comunale paolano) Graziano Di Natale, il sindaco Roberto Perrotta (rappresentato nella circostanza dall’assessore Francesco Città) e la consigliera Chiara Donato.

I vertici della maggioranza che attualmente governa la città di Paola, hanno dichiarato a mezzo stampa che «Con la consegna di stamattina delle sale operatorie, si completa un processo di rilancio dell’Ospedale di Paola. Ringraziamo quanti si sono spesi affinché tutto andasse per il meglio. Ora però non possiamo più tollerare alcun ritardo circa la ripresa dell’attività chirurgica né la paventata carenza di personale medico può in alcun modo giustificare ritardi nella ripresa delle attività. Saremo vigili affinché tutto ora proceda come previsto nell’unico interesse dei cittadini».

Anche dalle parti della minoranza la reazione alla notizia non s’è fatta attendere, con Pino Falbo che – forte del ruolo giocato nella partita tuttora in corso riguardo l’ospedale – ha tenuto a precisare che adesso è giunto il momento per costituire a Paola il polo chirurgico promesso dal Decreto Scura, in quanto «ora non ci sono più giustificazioni per nessuno».

«Con le sale operatorie nuove e funzionali – ha dichiarato a mezzo stampa l’ex candidato a sindaco – ubicate al quinto piano dell’ospedale San Francesco, adesso si potrà procedere alla costruzione del cosiddetto polo chirurgico a Paola, da realizzarsi anche mediante il trasferimento del reparto di Ostetricia e ginecologia – sempre nell’ambito dello spoke – da Cetraro a Paola».

Dalle parti del più pugnace esponente della minoranza avversa alla compagine amministrativa, è stato inoltre aggiunto che «propedeutico a tale operazione, è il trasferimento degli ambulatori dal terzo piano dell’ospedale di Paola, dove non possono restare perché “abusivi”, al Poliambulatorio di rione Colonne. Qui il Comune avrebbe già dovuto provvedere – è stata la “strigliata” rivolta più che altro a Di Natale – essendo trascorsi più mesi, a realizzare un centro sanitario polispecialistico, in ossequio alla convenzione firmata con la Provincia, ma si perde tempo per non scontentare elementi della maggioranza che governa il locale Municipio, la quale ha destinato spazi di quella struttura ad associazioni che nulla hanno a che vedere con l’attività socio-sanitaria, né vuole provvedere a liberare i locali».

Quindi l’affondo finale di Pino Falbo: «Adesso abbiamo il dovere di riportare a Paola i reparti che ci erano stati portati via, come la Ginecologia, che a Cetraro ha fatto registrare un tracollo delle nascite, rispetto a quanto le partorienti si recavano al San Francesco. Questo è il vero risultato da centrare, visto che la ristrutturazione altro non è che la esecuzione di un ordine imposto dall’autorità giudiziaria per carenze e prescrizioni di vario tipo».

La partita dunque sembra essersi riaperta, la speranza è che non si trasformi nuovamente in una lotta per conquistare una leadership sanitaria buona solo per presentarsi agli elettori.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

gratta e vinci paola

Paola – Gratta e vinci generoso a San Valentino: premio da 20mila€

La comunicazione è giunta nel giorno di San Valentino, direttamente dal gestore del gioco a …

Rispondi