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Regione Calabria – Altre grane per Orlandino Greco in udienza preliminare

Tre richieste di arresto finora sono state rigettate ma, per quanto concerne la posizione del consigliere regionale di maggioranza – nonché ex sindaco di Castrolibero – Orlandino Greco, gli inquirenti continuano a non demordere, producendo atti e prese di posizione che non inducono all’ottimismo.

Ultimi, in ordine di tempo, la costituzione di “parte civile” presentata dal Ministero dell’Interno e della Regione Calabria, e il verbale di un nuovo pentito (Luciano Impieri) depositato agli atti dal pm Pierpaolo Bruni.

Le indagini – che oltre all’esponente regionale eletto tra le fila della lista “Oliverio Presidente” coinvolgono anche il suo ex braccio destro Aldo Figliuzzi – convergono sulla eventualità che sussistano le condizioni per imputare ai due le accuse di “concorso esterno in associazione mafiosa”, “corruzione elettorale” e “voto di scambio” (con la cosca “Bella bella” prima e “Rango-Zingari” poi).

Sotto la lente degli inquirenti sono finiti gli appuntamenti elettorali del 2008 e del 2013, quando Orlandino Greco (vertice dell’Italia del Meridione) ha stravinto elezioni che gli hanno consegnato un intera comunità, amministrata in scioltezza grazie a consensi che – confermati anche in occasione del “salto” alla Regione – gli hanno permesso di lasciare il Comune nelle mani di suo cugino, Giovanni Greco.

A parere degli inquirenti, però, molti di questi successi elettorali sarebbero stati ottenuti grazie al supporto della malavita, in particolare del gruppo guidato dal defunto Michele Bruni, alias “Bella bella”.

Presumibilmente, rivolgendosi al capoclan, Greco e Figliuzzi avrebbero ottenuto voti in cambio di soldi, circostanza che alcuni pentiti avrebbero confermato, facendo riferimento a ventimila euro in contanti che l’allora sindaco riconfermato Orlandino Greco avrebbe consegnato personalmente al boss con lo stesso Figliuzzi, candidato al consiglio comunale, a fare da intermediario.

Oltre al denaro, secondo chi indaga, la politica si sarebbe accattivata la vicinanza della malavita anche con operazioni di “scambio” diverse, nella fattispecie attraverso una serie di assunzioni in una cooperativa comunale messa a disposizione della cosca. Argomenti su cui, nel tempo, si sono espressi nel tempo i collaboratori di giustizia Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Roberto Calabrese Violetta, Edyta Kopaczynska, Marco Massaro e Daniele Lamanna, oltre che alla “new entry” Luciano Impieri, già affiliato alla medesima cosca.

Gli imputati sono in tutto undici, in un elenco che oltre a Greco contempla Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Marco Massaro, Roberto Calabrese Violetta, Mario Esposito, Marco Foggetti, Fabio Bruni e Giuseppe Prosperoso. Per i “pentiti”, il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesca Garzia, Karen Garrini, Maria Rosaria Gabriele ed Emanuela Capparelli, agli altri penseranno i legali Rossana Cribari, Giorgia Medaglia, Luca Acciardi, Antonio Gerace e Nicola Rendace. Greco è difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Enzo Belvedere mentre a rappresentare in aula Figliuzzi sarà l’avvocato Pasquale Naccarato.

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