Le vesti ormai calate, dismesse nel tentativo di affermare una natura non ancora del tutto compiuta, avevano messo in mostra un frutto acerbo, non ancora in grado di sostenere lo sguardo di una Donna allo specchio. Al suo risveglio, la signorina sognante in un sonno durato cinque anni, s’accorgeva infine …
Read More »Città con il Nome di Donna – Cap XII – Il cavallo del tressette
Tra i giochi popolari col mazzo napoletano, quello del tressette è uno dei più complessi. Considerato come evoluzione al passo della briscola, comporta molta più destrezza della scopa e del’asso pigliatutto, perché i movimenti cui è soggetto tutto il corpo – nel tressette – sono una vera e propria danza …
Read More »Città con il Nome di Donna – Cap.XI – Quando canta una Molecola
«E Berta filava…». Con questo motivetto nella testa, Calarco Molecola s’aggirava in un parcheggio da centro commerciale nel pomeriggio del primo fine settimana primaverile. La Città con il Nome di Donna sembrava distesa su un fianco, a godersi l’ultimo sole del nuovo tramonto stagionale, un orizzonte terso si moltiplicava …
Read More »Città con il Nome di Donna – Storia di un Re Mida alla rovescia
Passavano i giorni, languidi e pigri come una canzone estiva degli anni ’60, mentre la Città con il Nome di Donna s’abbronzava e, col suo nuovo asfalto, diventava «nera, nera, nera come il carbon». Nella quiete della brezza leggera, la Città meditava, assorta nell’immagine di un tramonto “lungo”, figlio di …
Read More »Città con il Nome di Donna – Il Pescespada, il Totano e il Toro
Entrata in una fase pregnante, anche per la Città con il nome di Donna era giunto il momento di riposare un tantino. Il suo Stato interessante era tale che, per almeno nove mesi, avrebbe dovuto riguardarsi e stare al riparo dagli imprevisti. D’altronde il tempo del rinnovamento s’avvicinava, le urne …
Read More »Ù rispiett’ d’ù Sinnacu i ccà [Trad. Il rispetto del sindaco da queste parti]
Ù rispiett’ d’ù Sinnacu i ccà Mo mi mint’ ccà à capa n’terra e fazzu nu giru n’cap’ù cuzziett’ Vuogl’ pinzà ca vene na guerra che tuttu stu munn’ mint’in resét Allura tuttu d’accapu, facimu torna l’elezion’ Facimu cumu si fussa passata na rivoluzion’ «Candidato per la …
Read More »L’idea geniale della Piazzetta
Una vita e solo il vento a stormir tra quelle mura separate da catrame e da cemento con illuminazione da paura Ma ora i tempi son cambiati Splende fulgido il Natale Con bandiere e altri assemblati Tutti a led, è l’ideale Patrio orgoglio nazionale ostentato anche in Europa …
Read More »Città con il Nome di Donna – Neuro, Supertossico Batterio
Come già aveva avuto modo di affermare durante le fasi di una convulsa assise municipale, il sindaco Baracca del Rampante Cavallino conduceva un’esistenza caratterizzata dalla convivenza con taluni superpoteri. La sovradimensione umana di un semplice amministratore, secondo la sua confidenza “pubblica”, s’attivava al pensiero d’essere il “primo” cittadino, cosa che …
Read More »Invocata preghiera, una maledizione per i disumani [«per quanto voi vi crediate assolti…»]
Che Dio ti benedica Quando al mattino ti svegli poggi i piedi per terra ti stropicci gli occhi Che Dio ti benedica Quando attraversi la strada a mente libera o ingolfata Mentre bevi un caffè Che Dio ti benedica Quando baci la vita Quando la …
Read More »E lu sinnacu rispuse: «Sefate lu fermafuru!» [Ed il sindaco risposte: «Sefate il Fermaforo»]
E lu sinnacu rispuse: «Sefate lu fermafuru!» Dici ca mintanu tri luci culurate Ca pu su ssia, dudici, tutte alluminate Dici c’ù fann’ ppì dare sicurezza A chiri c’attraversano in tutta giovinezza Dici ch’ì mintanu supra alla statale Cura collaborazione i nu consigliere provinciale Dici c’accussì “tamponano ù …
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