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In un momento in cui la politica tenta di “cambiare verso”, slogan efficacissimo con cui Matteo Renzi ha dato battaglia alle scorse primarie del PD (non specificando però se si trattasse di un “verso” riferibile all’orientamento, alla metrica poetica o ai suoni emessi da un’epiglottide dischiusa), nell’agone politico paolano irrompe Prospettiva Comune decisa sparigliare i rapporti di forza. Dal “verso” alla “svolta” il passo è breve e, intendendola letteralmente come manovra di “spostamento”, più di un protagonista della vita politica cittadina si troverà a dover fare i conti con numeri che – almeno nella giornata della presentazione – incutono il massimo rispetto e la massima attenzione.
Dai tre oratori (che abbiamo avuto la possibilità di intervistare e di condividere con chi avrà intenzione di visionare il video che segue) sono state espresse parole di critica per l’attualità politica cittadina, parole che hanno tracciato un quadro a tinte fosche nelle quali troppe giovani speranze stanno spegnendosi insensatamente. Parole di un centro moderato indisposto nei confronti di un’attesa amministrativa tradita, disincarnata dai rappresentanti istituzionali di riferimento. Parole volte indifferentemente a tutte le angolazioni, sia quelle della maggioranza amministrativa (totalmente assente nei suoi rappresentanti istituzionali ma, forse, impersonata da quella Forza Italia guidata da Marco Cupello), sia quelle della minoranza silenziosa (quest’ultima presente in sala nelle personalità di Graziano Di Natale, Roberto Perrotta e qualche altro “appartenente” ai gruppi di riferimento minoritario del Consiglio Comunale ed extraconsiliare come Alessandro Pagliaro).
Tutte queste parole – però – hanno mutato il loro senso quando sono stati trattati i punti fondamentali della rinascita immaginata da Prospettiva Comune, basata – come da titolazione e da logo – su “Tradizione”, “Integrità” ed “Onestà”. Qualità che gli appartenenti al movimento potranno, d’ora in avanti, dimostrare di possedere.
