PDay Paola

Dal PDay di Paola voci contro Scopelliti (e Ferrari), ma anche sintomi di turbolenze interne

Nel contributo video che segue sono contenute quattro interviste, tre “Onorevoli” ed una “Comunale”, tutte accordate sulla medesima nota, quel Do che suona tanto come il “Doh” di Homer Simpson riservato all’Amministrazione Regionale e Comunale del NCD di cui sono anima e cuore Giuseppe Scopelliti e Basilio Ferrari.

Riassumendo i dati ottenuti grazie ai tavoli di “Cittadinanza Attiva”, i membri del PD alternatisi al microfono degli oratori, hanno tracciato un bilancio in chiaroscuro che vede nella sola e volontaria partecipazione della cittadinanza i lati da tratteggiare con tinte luminose perché il resto, purtroppo, parla di una politica malata che si palesa in un’amministrazione regionale “lacunosa” con ripercussioni sgradevoli a tutti i livelli, soprattutto quelli locali.

Dal PDay di Paola, Giuseppe Fioroni, Ernesto Magorno, Mario Pirillo e Graziano Di Natale, si sono mostrati disponibili al confronto e all’autocritica, prospettando soluzioni a breve, medio e lungo termine che – secondo le logiche democratiche – potrebbero essere le uniche scelte da compiere per risollevare i destini di una Regione attualmente governata da un Presidente intenzionalmente dimissionario ma formalmente ancora in carica. Di questa schizofrenia il PD sembrerebbe volersi fare carico con una terapia basata sugli psicofarmaci prodotti dalle promesse mantenibili di Matteo Renzi, propedeutiche ad una riabilitazione graduale infusa dalla fiducia automatica nell’alternativa al disastro.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica perché, dopo una rapida occhiata, è stato possibile cogliere alcuni movimenti scoordinati relativi all’investitura ufficiale da conferire al candidato unico con cui presentarsi alla corsa per il governatorato regionale calabrese. I primi rumors non ufficiali avrebbero infatti previsto una corsa solitaria di Gerardo Mario Oliverio, attualmente reggente della provincia di Cosenza, al quale – però – si sarebbe contrapposta la figura di Giuseppe Aieta, Sindaco di Cetraro nonché assessore provinciale all’Ambiente (proprio nella giunta di Oliverio).

Serpe in seno o creatura dei Renziani?

I trascorsi “cuperliani” di Oliverio non sono un mistero e neanche la sua vicinanza all’asse Bersani/Adamo è una questione da mettere in dubbio. Per questo motivo la sua cadidabilità al più alto scranno della Giunta regionale sembrerebbe indigesta al Segretario Regionale Magorno che – come Renzi – vedrebbe più compatibile l’investitura di Aieta il quale, oltre ad essere “giovane” (e quindi meno “rottamabile”) ha anche quei trascorsi centristi che meglio si confanno al paradigma “verde pisello” con il quale il nuovo PD sembrerebbe voglia disfarsi del “Rosso
proveniente da una struttura partitica pensionata alla caduta del muro di Berlino.

Difficile capire quale possa essere la via migliore, perché entrambi gli sfidanti stanno portando avanti esperienze amministrative di alto profilo con buoni risultati. Forse a fare da ago della bilancia potrebbe essere proprio quel Mario Pirillo che – nella giornata di cui il video che segue tenta di esprimere un sintetico sunto – aveva l’aria del “corteggiato”.

Buona Visione

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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