Un altro crollo a Pompei! Certo, si potrebbe pensare che di questi tempi sia cosa piuttosto “normale”. Ma questa volta non si tratta del cedimento più o meno grave di qualche struttura all’interno dello spettacolare sito archeologico, bensì quella della realtà politica così per come generalmente si è abituati ad intenderla da molto molto tempo.
La corsa alla poltrona del primo cittadino della località campana famosa in tutto il mondo, sullo sfondo delle imminenti elezioni amministrative di maggio, vede protagonisti quattro candidati, ma uno più degli altri è intenzionato a sbaragliare la concorrenza senza mezzi termini e mezze misure. Si tratta del candidato a sindaco Franco Gallo che nella sua cavalcata è coadiuvato e sostenuto da ben 16 liste tra cui spiccano contemporaneamente il Partito Democratico e Forza Italia.
La particolare situazione ha, tuttavia, generato reazioni alquanto contrastanti dal momento che il responsabile provinciale di Forza Italia Francesco Severino ha commentato dicendo che: «Sinistra, destra, centro sono concetti che non interessano al nostro elettorato che cerca un governo che dia risposte ai problemi della città e che ormai è abituato alle larghe intese a Roma»ribadendo che: «Non c’è nessun malumore, e anche il coordinatore regionale Domenico De Siano è a conoscenza di tutto». Non dello stesso avviso sono apparsi dall’altro lato; infatti, dalla segreteria regionale del Pd il portavoce preannuncia dimissioni qualora «a Pompei o in un solo comune del napoletano il simbolo del Pd dovesse far parte di una coalizione con Forza Italia» e punta il dito contro il segretario cittadino Vincenzo Mazzetti: «Si è mosso in totale autonomia senza farci nemmeno una telefonata e siamo intervenuti con una diffida a utilizzare il logo. Il nostro candidato ufficiale era un altro. Dalla sera alla mattina ci siamo ritrovati con una decisione unanime del direttivo locale su Gallo».
Per far quadrare il cerchio è intervenuto lo stesso Mazzetti, il quale ha commentato che: «Da tre anni il laboratorio politico ‘Elaboriamo Pompei’, fatto di persone di destra, centro e sinistra, lavora alla produzione di idee e proposte che sono alla base della coalizione guidata da Gallo. Ma il cartello di simboli che affianca Gallo sulle pubblicità non è quello elettorale. Rappresenta le persone che hanno animato il laboratorio. Non credo che il simbolo del Partito Democratico comparirà sulla scheda, saremo presenti con una lista civica appoggiata dal Pd».
In fin dei conti, un accordo che ora come ora c’è, che a breve con molta probabilità non sarà più visibile, ma che continuerà eccome ad esistere.